Il Green Certificate potrebbe essere l’unica soluzione per viaggiare

Come viaggiare liberamente sta diventando sempre di più un’incognita a causa del difficile periodo storico che tutti stiamo vivendo. A proposito di questo, circolano notizie sul cosiddetto “Green Certificate”, un vero e proprio documento che ci permetterà di uscire dai confini nazionali certificando l’immunità al Covid. Per il momento si tratta di un’ipotesi anticipata durante un incontro organizzato dall’Ufficio del Parlamento Europeo e dalla Rappresentanza della Commissione in Italia, in cui è intervenuto anche il nostro Ministro del Turismo Massimo Garavaglia.

Però per quanto possa essere solo una voce, sembra essere l’unica soluzione. Da un anno ormai ogni singolo Paese dell’Unione Europea ha gestito in autonomia il problema. Adesso, con le vaccinazioni, è ora di stabilire un protocollo comune a tutta la UE affinché tutti possiamo ritornare a viaggiare con più tranquillità.

Il Green Certificate nel mondo

Non solo l’Europa, tutto il mondo si sta adoperando sul Green Certificate. L’Israele lo ha già fatto avendo vaccinato il 40% della popolazione con la doppia dose. Mentre negli USA Joe Biden ha promesso che in estate tutti gli americani raggiungeranno l’immunità, e sta pensando alla fattibilità di un passaporto che riporti tutte le vaccinazioni effettuate da ogni cittadino.

Ma d’altronde si tratta di due Paesi che non hanno avuto gli stessi problemi di approvvigionamento che stiamo riscontrando qui in Italia. A seguito di questi dati infatti può sembrare ancora prematuro per noi parlarne vista la percentuale bassa di vaccinati che contiamo. Ma, in attesa di altri dettagli, rimane l’idea di renderlo operativo anche nel nostro Paese entro l’estate.

Si muovono sulla stessa lunghezza d’onda anche Grecia, Cipro e Spagna, tra le principali destinazioni per le vacanze dei mesi più caldi. Si trovano a valutare questa opzione con la speranza di rilanciare almeno il turismo balneare.

Come funziona il Green Certificate

Con questo tipo di passaporto verrà messa a disposizione di tutti gli Stati dell’Unione Europea una piattaforma online in cui si potrà verificare l’avvenuta vaccinazione, ma anche la data dell’ultimo tampone negativo o l’eventuale guarigione dal contagio.

Si pensa inoltre che questo metodo possa tornare utile non solo per i viaggi ma anche per l’accesso ai musei, alberghi e altri luoghi che oggi sono costretti a chiudere, riaprire e richiudere di nuovo a causa della pandemia.

Lucia Filardi