I Gorillaz che non vi aspettavate tra nuovo album, serie tv e la loro prima volta in Italia!

Trecentosessantacinque giorni dopo, i Gorillaz tornano sulla scena musicale mondiale con un nuovo progetto discografico, pubblicato il 29 giugno 2018, e dal titolo “The Now Now”.

Il disco è stato prodotto dalla stessa band con James Ford e Remi Kabaka e registrato interamente allo “Studio 13” di Londra, a febbraio di quest’anno.

È da subito evidente che in questo disco l’ideatore Damon Albarn ha messo da parte il rapper presente nell’ultimo album “Humnaz” e sia tornato nettamente al synth pop melodico. E menomale!

Prima del tempo, “The Now Now” è stato suonato interamente durante il concerto organizzato da Boiler Room a Tokyo ed è stato diffuso in diretta tramite i canali YouTube.

L’avete mai sentito un album dei Gorillaz per intero? Se la risposta è no, beh, è arrivato il momento! E magari potreste iniziare proprio con “The Now Now”.

Con questo, non diciamo che è il miglior album dei Gorillaz, ma semplicemente che merita di essere ascoltato.

Alla soglia dei loro 50 anni, sia Damon Albarn, l’ideatore, sia Jamie Hewlett, il fumettista, provano ancora una volta a stupire attraverso i Gorillaz, la band virtuale per eccellenza.

Da un primo ascolto, sembra che il disco si divida in due parti. Una prima metà orecchiabile e più “commerciale”, la seconda, invece interessantee più intima. È in quest’ultima, infatti, che Albarn si apre a temi importanti che lo riguardano da vicino quali la solitudine, le relazioni sentimentali e la depressione.

Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, con il brano “Humility” Albarn si concentra sul tema della tecnologia, evidenziandone l’abuso e la necessità di ribellione. Di recente ha dichiarato: «Lo so, è un paradosso che sia una band virtuale a farlo, ma ci sono varie contraddizioni nella mia vita e questa è una.

Essere innovativi oggi è una delle sfide più difficili. Quando abbiamo iniziato, facevamo qualcosa di inedito. Ora il mondo è diventato più “Gorillaz-centrico”, quindi è dura distinguersi. E poi, ci sono obiettivi più lontani di quel che sembra: la nostra più grande ambizione 20 anni fa era creare un palco interamente olografico, ma rimane un sogno non ancora possibile».

Un disco, quindi, che fa i conti con il tempo ma anche con l’età di Albarn, non più giovanissimo, che continua con il progetto virtuale Gorillaz a proporre ed offrire musica ad un target di ascoltatori più giovani di lui. Il risultato è un album migliore di “Humanz” e spettacolare per gli amanti del synth pop che risente però delle fragilità e dell’emotività personali di Albarn.

Al nuovo disco, seguirà anche un tour nei principali festival europei e udite udite: i Gorillaz suoneranno per la prima volta in Italia. Segnatevi questa data: il 12 luglio 2018 al Lucca Summer Festival!

Le sorprese non finiscono qui. Nel 2019 arriverà una serie tv di dieci episodi interamente dedicata ai Gorillaz, curata ovviamente da Jamie Hewlett che ha confidato: «Dirigerò la première e il finale. Poi qualcun altro farà il resto del lavoro, se provassi a finirla da solo sarebbe un vero suicidio».

No Gorillaz No Party!

Sandy Sciuto