Gli hotel dei film, i cinque stelle delle star

Di Giulia Testa per Social Up!

Perché ambientare una storia in un hotel? Perché sono luoghi di incontro, di lusso, di classe e di estraneità. Alcuni hotel sono apparsi in talmente tanti film da meritare una stella sulla Walk of Fame. Sembrano solo di background, spesso non viene data loro importanza,  ma ricoprono una ruolo fondamentale nelle trame di cui fanno parte. Alcuni sono diventati mete turistiche a sé stanti o alberghi a tema, grazie al loro servizio per Hollywood.

Naturalmente, però, non vengono scelti a caso.


Il colosso delle apparizioni cinematografiche è il Millennium Biltmore Hotel, un hotel di Los Angeles che ha “recitato” in oltre di cento film, più di qualunque star del cinema. Tra i più conosciuti ricordiamo Mission Impossible 3 (2013), Spiderman (2002), 2 single a nozze (2005), Dreamgirls (2006), Rocky 3 (1982), Ghostbusters (1984). Con seimila e mezzo metri quadrati e settecento camere, il sito web lo definisce “la casa del glamour hollywoodiano”. Peraltro, tra il 1931 e il 1942 è stato anche sede della cerimonia degli oscar. Una vera e propria celebrità!

Ma ora partiamo con un salto nel tempo. Qualcuno riconosce questo ingresso?


Siamo a Beverly Hills e nel 1990 scattava la scintilla tra una prostituta e un affarista miliardario. È proprio il Beverly Wilshire dove Edward (Richard Gere) propone a Vivian (Julia Roberts) una cifra da capogiro in cambio della sua compagnia per una settimana intera, dove nascerà la storia d’amore di Pretty Woman (1990) che farà commuovere una generazione di donne (e fatto incassare più di 400 milioni di dollari).

Tra le pellicole di qualche decennio fa, spicca anche il Mountain Lake Lodge Hotel. Un po’ fuori portata, nel verde tra i monti Appalachi in Virginia a bordo lago, è qui che Baby non poteva essere messa in un angolo, disse Patrick Swayze in Dirty Dancing (1987). Non c’è da stupirsi che oggi l’hotel offra pacchetti davvero speciali per le coppie in viaggio di nozze, tra cui i cosiddetti “Dirty Dancing Weekend”.


Sempre sperduto in montagna, ma questa volta scenario di film di tutt’altro genere è il Timberline Lodge, Oregon. Costruito per dare lavoro alla moltitudine di operai rimasti disoccupati dopo la Grande Depressione, questo resort faceva parte del piano del New Deal. Fu inaugurato da Roosevelt in persona. Il motivo per cui è famoso, però, è tutt’altro: siamo nell’albergo di Shining (1979). Ricordate la stanza numero 237? Inizialmente doveva essere la 217, ma il Timberline era troppo preoccupato dell’immagine spaventosa che potesse avere sui futuri clienti e fece cambiare la cifra. Inoltre, Kubrick doveva aver ritenuto gli interni troppo poco terrificanti; in Oregon infatti girò solo le scene esterne, mentre per quelle interne furono costruiti una serie di set a Londra. Il regista mandò centinaia di fotografi in tutto il mondo per trovare l’ispirazione e idealizzare il fittizio Overlook Hotel del film.

Ritornando alla civilità, nel luxory delle grandi città, è il turno del Bellagio Hotel. 3600 South Las Vegas Boulevard, ossia l’indirizzo di uno dei tre casinò che Brad Pitt e George Clooney decisero di rapinare in Ocean’s Eleven (2001). Famosissima è la scena davanti alla fontana dell’hotel, con i suoi getti d’acqua alti 140 metri.

Qua sono stati girati anche Head of State (2003), Dodgeball (2004), Molto Incinta (2007) … e alcune scene di Una notte da Leoni.

Las Vegas! Parlando di Hollywood e la città dei casinò, come si fa a non pensare a Stu, Phil, Alan e a Doug che sparisce, e a Mr. Chow?

Non poteva di certo mancare alla lista, infatti, il Caesar Palace. L’enorme complesso alberghiero ispirato all’era romana di Giulio Cesare, è l’alfa e l’omega della trilogia Una Notte da Leoni (2009 – 2013), dove la storia inizia e finisce, dal brindisi “a una notte che non dimenticheremo mai” all’ennesimo risveglio traumatico, scena finale dell’ultimo film.

Purtroppo la Villa, la suite dei danni, della tigre e del bambino, che si vede nei film, non esiste davvero. Esiste però la possibilità di pernottare in una molto simile, la Forum Tower Emperors, che porta un nome tanto elevato quanto il prezzo che chiede a notte (4.100 dollari). Così il direttore del Caesar Palace si esprime riguardo a questa camera da sogno: “nella Forum Tower Emperors le fantasie diventano realtà, sia che il sogno è fare festa fino a perdere lo sposo sia che il sogno è vincere alla grande al tavolo del blackjack”.

Ci sono inoltre delle “vacanze a tema” e dei pacchetti stampo Hangover offerti dall’hotel, che cavalca l’onda della fama dei film, come il Drinkin Mate e il Feel Better the Next Day.

Deliri vari e serate alcoliche a parte, il Ceasar e il Bellagio restano due degli hotel più lussosi del continente.

All’elenco si aggiunge il celebra Plaza, a New York, anch’esso un vero e proprio attore di Hollywood, con il suo aspetto austero dovuto al richiamo rinascimentale nord europeo.

L’Hotel Plaza di Manhattan

Macaulay – quando ero ancora un bambino sobrio e innocente – si guarda intorno attonito nella hall del Plaza, in Mamma ho riperso l’aereo (1992). Sullo stesso pavimento, tra lo sfarzo di marmi e ori, più recentemente hanno camminato anche gli attori di Bride Wars (2009), Il grande Gatsby  e American Hustle (2013).

Proprio in questi giorni l’albergo celebra sessant’anni dalla pubblicazione del libro Eloise, la storia di una pestifera bambina di sei anni che vive con la nonna in una suite tutta rosa, al Plaza appunto, da cui è stato prodotto anche un film Disney.

Ma le stelle degli hotel e del cinema illuminano anche il cielo europeo.


L’Hotel de Paris, a Monte Carlo, ha ospitato per ben due volte James Bond, in Never Say Never Again (1983) e GoldenEye (1995). Poi è stata la volta di Scarpette rosse (1948), Iron Man 2 (2010) e la sua rappresentazione è visibile addirittura in un film di animazione, Madagascar 3 (2012).

Dulcis in fondo, l’orgoglio italiano. Perché sì, era impossibile che l’Italia, con la sua storia e bellezza, non figurasse anche in questa rassegna. Uno degli alberghi che abbiamo offerto a Hollywood come set cinematografico è l’Hotel Danieli, prestigioso palazzo sul Canal Grande a Venezia. Qui, Angelina Jolie e Johnny Depp si sono inseguiti e amati nella sofisticata pellicola rompicapo The Tourist (2010), un thriller drama d’autore.

Ma la notorietà degli hotel veneziani ha una lunga storia a Hollywood. L’incontro tra Matt Damon e Jude Law ne Il talento di Mr. Ripley (1999) fu girato nella suite numero 453 del Westin e Regina Hotel di Venezia. Va citato anche l’Hotel Cipriani, che è stato sfondo di numerose performance di James Bond. Al bar, il vodka martini agitato ma non mescolato è il drink più richiesto.

Cosa dire invece del Grand Budapest Hotel (2014)? Sorprendentemente  (o forse no), non è un hotel. E non si trova nemmeno a Budapest, ma questo forse era ovvio. Il film è stato girato in castelli e musei, e per questo è considerato un vero e proprio spettacolo scenico, caro agli appassionati di arte e architettura. Non a caso ha ricevuto l’oscar per miglior sceneggiatura nello stesso anno. Tra i luoghi reali dei set meritano menzione il Görlitzer Warenhaus (magazzino liberty nella stessa cittadina di Bastardi Senza Gloria), il castello di Heinewalde e quello di Waldenburg, tutti in Germania.