Frozen 2: Si può essere principesse anche senza un principe!

E’ uscito il 27 Novembre Frozen 2, il sequel di Frozen 1, film che vede protagoniste Elsa e Anna. Due sorelle capaci di avere un’influenza assoluta sulle bambine di tutto il mondo.

Le prime principesse create da Disney videro la luce tra gli anni 30 e 50 del ‘900. Anni dove per le donne era difficile trovare un posto nel mondo che non riguardasse il perimetro familiare.


Biancaneve, Aurora e Cenerentola rappresentavano quella fase. La realizzazione della donna dipendeva esclusivamente dalla figura maschile, di conseguenza il loro unico scopo era trovare l’amore della propria vita e per farlo l’unico mezzo era la bellezza.

Ci son voluti quaranta anni affinché la Disney proponesse una nuova principessa. La seconda fase è rappresentata da Ariel, Belle, Jasmine, Pocahontas, Mulan e Jane.  Nonostante siamo tra il 1989 e il 1999 però la donna non ha piena autonomia, tuttavia è più sveglia, avventurosa e intelligente.
Con Pocahontas e Mulan ci troviamo di fronte ad un ribaltamento: si pareggiano i conti e la donna può fare tutto (o quasi) quello che fa l’uomo, fino a esplorare le foreste come fa Jane, la protagonista di Tarzan.

 

Quelle di oggi invece possiamo tranquillamente chiamarle eroine: la donna è finalmente artefice del proprio destino.
Parliamo di Tiana, protagonista della principessa e il ranocchio nonché la prima di colore o Merida, protagonista di Ribelle definita come l’anti-principessa per eccellenza.
E poi abbiamo Elsa e Anna, le protagoniste di Frozen.

Queste sono cresciute. Anna compare senza trecce e con un bel paio di scarpe col tacco, Elsa indossa i leggins e corre a piedi nudi perché quei tacchi sul ghiaccio sono meno credibili del famoso colpo di fulmine.

Ad Arendelle va tutto bene fino a quando Elsa comincia a sentire delle voci e decide di seguire il richiamo della foresta incantata, così come le consigliò il padre.  Anna fa quello che fanno tutte le sorelle minori: la segue per tutto il tempo senza staccarsi mai. Si portano dietro anche Olaf, anche lui cresciuto, che si pone domande filosofiche a cui crede adesso di poter dare risposta, e l’immancabile Kristoff, fidanzato di Anna che prova tutto il tempo a dichiararle, invano, il suo amore.

Sicure e battagliere come sempre, la regista Jennifer Lee però non regala l’amore a Elsa come tutti sperano. La bionda fanciulla dei ghiacci non è chiamata a guidare il regno sposandosi e mettendo su famiglia. Resta single e le basterà per sentirsi felice e realizzata.
Altro non aggiungiamo, non vorremmo rovinarvi la visione e il finale.

Crescere, sfidare l’ignoto, prendere decisioni difficili è questo che fanno Elsa e Anna.
E’ un inno alla forza e alla complicità delle donne, a non avere paura del tempo che passa e dei cambiamenti.
E’ un film per grandi e piccole donne. Non resta che prendere pop corn formato maxi e godersi la visione.
Parola nostra!

Rachele Pezzella