Food market da visitare

Spesso guardando programmi di cucina vediamo chef camminare in mezzo ai mercati comprando tantissime materie prime per i loro piatti. Nei vari food market è possibile trovare sia prodotti tipici del luogo sia provenienti da varie zone del mondo.
Sono luoghi per certi  aspetti “magici“, grazie al connubio tra profumi,colori e culture.

Sono tanti i mercati al mondo e oggi abbiamo voluto portarvi in in quelli che riteniamo essere tra i più belli al mondo.

Il poeta britannico Samuel Jonhson scriveva “Quando un uomo è stanco di Londra, è stanco della vita, perché a Londra si trova tutto ciò che la vita può offrire”. Noi ci sentiamo di rendere omaggio al Nostro e iniziamo proprio con uno dei mercati simbolo della capitale del Regno Unito.

Il Borough Market si trova a Southwark,nei pressi del London Bridge e del modernissimo grattacielo dello Shard. E’ un mercato al “coperto” in cui sarà possibile ricaricare le batterie e ripararsi dalle piogge londinesi. La sua architettura unisce lo stile vittoriano, l’art Deco e lo stile moderno rendendo questa struttura unica, nonché una delle tante location del film Harry Potter. Viene considerato il “mercato rionale” più famoso di Londra, tanto che gli inglesi lo chiamano “il paradiso del cibo” o “la dispensa di Londra”. E’ infatti un punto di riferimento per esperti del settore o semplici amanti del cibo per la varietà di prodotti provenienti da tutto il mondo. Non troverete quindi solo piatti tipici inglesi come le “meat pie” ma anche paella spagnola e formaggi francesi, e italiani come il parmigiano reggiano DOP.
E’ uno dei mercati più antichi al mondo, pensate che nel 2014 è stato celebrato il suo 1000 esimo anno d’età.

Dallo stile vittoriano londinese passiamo al modernissimo Markthal di Rotterdam, primo food market coperto dei Paesi Bassi che ospita nella sua struttura anche  appartamenti residenziali.
La copertura del mercato è composta infatti da una grande struttura  ad arco che ospita 228 appartamenti. All’interno del mercato  sono presenti 98 bancarelle e 20 ristoranti in cui è possibile  gustare prodotti locali e internazionali: si conta che almeno 170 differenti nazionalità abbiano scelto  Rotterdam come loro casa, portando un incredibile varietà di cibo e aromi con loro. Mentre state gustando una prelibatezza, vi consigliamo di guardare il soffitto: ne rimarrete estasiati grazie al capolavoro dell’artista Arno Coenen “The Horn of Plenty“, l’opera d’arte più grande al mondo (copre un area di 11,000 metri quadri), opera d’arte conosciuta anche come “la cappella sistina di Rotterdam” . Tutto ciò ha fatto si che il quotidiano inglese The Guardian lo abbia classificato al primo posto tra i food market più belli al mondo.

Dal nord europa voliamo in Turchia, a Istanbul per la precisione, per visitare il “Bazar Egiziano“, conosciuto anche come “il mercato delle spezie di Istanbul” . Questo Bazar è stato costruito verso il 1160, e si trova nel cuore del Sultanahmet, il centro storico di Istanbul, nei pressi del ponte di Galata. E’ uno dei posti più indimenticabili della città, un luogo in cui potrete vivere a pieno la cultura turca senza infiltrazioni di altre culture: sembra infatti di vivere durante i tempi dell’Impero Ottomano. Entrando vengono coinvolti tutti i 5 sensi, sentirete subito i vari odori delle variopinte spezie tipiche del luogo disposte ad arte da parte dei venditori. Troviamo non solo spezie ma anche caramelle, frutta secca, fichi, miele, erbe rare, prodotti di erboristeria, medicinali naturali, semi e profumi.
Nei pressi del Bazar troviamo altri luoghi da visitare assolutamente, come la Moschea Nuova e il mercato dei fiori e dei semi.

Ora usciamo dai tipici schemi dei mercati e “imbarchiamoci” per la Thailandia,esattamente per la provincia di Ratchaburi a 105km da Bangkok. Qui troviamo il mercato galleggiante di Damnoen Saduak. In questo mercato l’attività di vendita dei prodotti si svolge secondo una delle più antiche e tradizionali modalità della Thailandia : la vendita ai compratori,che stanno sugli argini, avviene direttamente da piccole imbarcazioni a remi sul canale principale che attraversa la città guidate direttamente dai contadini e abitanti della zona. Tenevi quindi pronti non solo ad acquistare frutta,verdura ecc. ma anche ad assaporare piatti tipici della cucina Thai direttamente preparati per voi nelle piccole imbarcazioni. E mentre che ci siete vi suggeriamo di fare un giro nel canale stesso, grazie ai tanti barcaioli pronti a farvi vivere quest’indimenticabile esperienza direttamente sul fiume.

Chiudiamo con un omaggio al Sud Italia e andiamo in Sicilia. Il calore e la passione della gente del sud è famosa in tutto il mondo ed è possibile ritrovare queste caratteristiche nei vari mercati che troviamo. Iniziamo con la Vucciria, il mercato storico di Palermo insieme ad altri denominati Ballarò, Il Capo, Mercato delle Pulci e Lattarini. Il nome deriva dal francese boucherie, che significa macelleria. Il mercato era infatti inizialmente destinato al macello. Successivamente è diventato un mercato destinato alla vendita del pesce,della verdura e della frutta. Camminando per i tanti vicoli del mercato è possibile trovare tutto quello che la terra siciliana ha da offrire, bancarelle stracolme di pesce freschissimo ed altre pieni di limoni e altre prelibatezze.Tutto ciò,insieme alle tante voci,ai colori e ai profumi rendono questo posto unico. A partire dagli anni 2000 la Vucciria è diventata una delle sedi della movida palermitana e luogo ad hoc per gustare il tipico street food palermitano come “il panino con panelle e crocchè” e “panino col la milza“.

Da Palermo ci spostiamo a Catania per visitare La Pescheria (Piscarìa in lingua siciliana), l’antico mercato del pesce della città di Catania. Essendo uno dei luoghi più antichi e caratteristici di Catania questa tappa è inserita nel percorso turistico per il contenuto di folclore che si respira camminando fra i banchi del pesce da dove i pescivendoli con le loro tipiche urla (la vuciata) ti invitano a comprare la loro mercanzia. Questo modo di fare, che trova risconto nel mercato gemello di Palermo sopracitato, discende dalle usanze arabe: infatti le voci creano un sottofondo tipico del suq, una specie di food market arabo. Percorrendo la pescheria vedremo che in ogni angolo c’è chi taglia e affetta chi pulisce e chi porta il ghiaccio per il pesce. Ognuno sa esattamente qual’è il suo posto. Attaccata alla Pescheria troviamo il resto del mercato di Catania in cui si troveranno tantissime macellerie che vendono direttamente con i loro banconi per strada e chi vende verdura e frutta.

Umberto Palazzo