Un ragazzo giapponese, probabilmente stanco di vedere continui selfie e fotografie dei propri amici sui social network in cui erano presenti ragazze e donne in atteggiamenti affettuosi, ha trovato un modo geniale per far credere agli altri che anche nei suoi scatti fotografici erano presenti ragazze.
Il giovane ha creato la ragazza immaginaria semplicemente manipolando la posizione dello scatto e truccandosi la mano, facendola apparire come quella di una donna. Come si può vedere dalle foto, l’effetto è che, al momento degli scatti, nei dintorni del ragazzo ci sia una donna che lo tocchi maliziosamente o gli faccia gesti affettuosi, come accarezzargli o porgli del cibo in bocca.
Felice, per diversi mesi Keisuke Jinushi ha pubblicato questi selfie sui social network ma poi si è scoperto, tra il serio e il faceto, che erano tutti dei falsi. Tuttavia, a causa del clamore che ha suscitato il suo caso su Internet, il ventinovenne ha sfruttato l’onda del piccolo successo pubblicando anche un libro, intitolato “Ragazza immaginaria“, in cui illustra un mondo ideale pieno di amore, emozioni e felicità. Questo per la prima metà superiore di ogni pagina. Nella seconda metà inferiore, rivela scritti che evidenziano tristezze e solitudine. Contemporaneamente, i selfie felici occupano la prima colonna della pagina, mentre nella seconda sono presenti le foto vere, ossia la vera realtà.
Il giovane utilizzava dei veri è propri kit per realizzare le foto fake. Da un sacchetto di plastica tirava fuori una bottiglietta di smalto rosso, con le quali pittava le unghie di una delle mani (quella che reggeva lo smartphone-fotocamera e che era quindi visibile all’osservatore), della polvere cosmetica e varie maniche che rappresentavano il vestito che ricopriva il finto braccio della ragazza.
Un escamotage geniale ma che rivela la solitudine e la tristezza che possono esserci dietro molte persone sui social network.