Intervista ad Eva Amos: incontro tra Pop Art e Cubismo

Eva Amos nasce a Samara, in Russia, nel 1986, in una famiglia di artisti dalla quale apprende i segreti dei colori sin dalla prima infanzia, sviluppando una visione artistica del mondo. La sua carriera accademica è strettamente connessa alla città di San Pietroburgo, dove prende il Dottorato in Scienze Culturali e Filosofiche con una tesi sull’influenza della comunicazione moderna sui paradigmi culturali. Ma il potenziale artistico di Eva Amos sboccia definitivamente in Italia, dove si trasferisce nel 2014: qui i rigidi canoni della scuola artistica russa si mescolano armoniosamente con la vivacità e la brillantezza dei colori italiani, andando a comporre quello che è lo stile di Eva Amos, ovvero, come lo definisce lei stessa “un mix di pop art e cubismo”. La sua tecnica comprende pastelli e carboncino. I colori sempre accesi e vivaci, caratterizzano il suo STILE.

Le sue prime opere seguivano uno stile realistico ma successivamente in italia il suo approccio all’arte cambia trasformando lo stile da realistico a stile “EVA AMOS”.

Noi di Social Up l’abbiamo incontrata:

Salve Eva , grazie per averci concessoquesta intervista.

Cosa vuol dire per te “Essere artista” e dedicarsi all’arte? Quali sono i requisiti per essere un’artista?Quali aggettivi in questo ambito ti descrivono meglio?

Ciao a tutti! e’ stato un vero piacere di partecipare a questa intervista, perche’ veramente ho tanto da raccontare.
Artista e’ quello che sa liberalmente descrivere le sue emozioni e sentimenti tramite i colori. L’artista dipinge con i sentimenti e non con colori. l’arte ti fa dimenticare il mondo che ti circonda , l’arte ti trasporta in altri mondi e ovviamente questo viaggio ti fa sentire libero. Questa sensazione la puoi avvertire soltanto quando tiri fuori le emozioni, è un processo magico a sacro. Sei tet a tet con la tua propria anima. (non so se mi spiego, sto cercando di definire cosa per me “essere artista”.)
Per sentirsi artista c’e’bisogno della libertà , libertà di sfogare le emozioni sulla tela. Ed e’ bello raccontare quel che provi nello stesso momento con colori. Si puo’ disegnare qualsiasi senso: amore, gioia, tristezza, paura, odio,frustrazione ecc. allora da questo punto, per parer mio, un’artista deve avere il coraggio di mettere sul palcoscenico la sua opera che mette a nudo la sua personalità.

Che cos’è l’arte?
Per me arte e’ la profondità. Profondità del mondo interiore. Arte e’ un modo eccezionale per denudare la individualità tramite colori, parole, note ecc.
Certo, l’opera pittorica deve avere un certo senso, che darà da pensare agli spettatori. Di conseguenza da quello che avevo detto prima: intendo le domande precedenti, io farei un parallelismo tra due termini che per me potrebbero sinonimi: arte e’ libertà.

Quando e come hai iniziato a vederti come un’artista?

Direi che da quando mi sono trasferita in Italia. ho iniziato a provare di cercare soggetti, usando diverse tecniche. Come al solito tra miei preferiti sono ritratti delle persone. la curiosità di scoprire qualcosa dentro l’anima della persona, qualcosa di cui non ci si accorge subito . Mi dominava sempre di più la voglia di rappresentare qualcosa di invisibile, ed e’ per quello mi piace disegnare la personalità.

Tu nasci in Russia per poi venire in Italia, a Milano. Questa tua esperienza ha lasciato dei segni nella tua pittura?

Certo che sono rimaste le tracce della scuola artistica russa. Non puoi nascondere quello che ti hanno insegnato all’ liceo, vero? Quindi alcuni rigidi canoni della scuola russa sicuramente ci sono nella mia pittura. Forse quei colori vivaci nei miei quadri nascono proprio da quella mia matrice. Stando in Russia, a San Pietroburgo cercavo di dare più colore, più vita, che per parere mio mancava a questa bellissima città.

Qual è il suo rapporto con la sua terra d’origine?

Sono molto fortunata di essere la figlia d’arte, come dicono qua in Italia, perche’ i miei genitori mi hanno dato tantissime lezioni della pittura e non mi hannomai costretto a dipingere. il rapporto con l’arte e’ iniziato da se. Quando avevo tre anni, mia mamma ha notato che io ogni tanto facevo degli schizzi sui margini bianchi dei giornali, e cosi mi ha dato i fogli per disegnare. Sono orgogliosa di essere russa, perche’ abbiamo una cultura molto ricca e proprio in Russia ho imparato tante cose, per esempio apprezzare tesori che abbiamo per poi creare proprie cose, come nostro contributo a cultura mondiale. Ho tanto rispetto  della mia terra, e sopratutto ringrazio la mia famiglia che ha sempre sostenuto le mie passioni ed i miei sogni.

Che artisti ammiri e in che modo hanno influenzato le tue opere?

Il mondo d’arte e’ infinito. Non e’ semplice segnalare i nomi che metto al primo posto. Molti pittori hanno dato un grande contributo nell’arte. Mi permetto di dire due nomi che forse hanno influenzato maggiormente la mia pittura. Sono due nomi molto importanti: Picasso e Worhol. Il mio stile amo definirlo come un “Mix tra cubismo e pop art”, perche’ le forme e le geometrie le ho apprese dalla scuola del cubismo ed i colori accesi dalla pop art. Comunque tutto quello che dico e’ molto soggettivo,  non pretendo di aver ragione, perche’ lo spettatore rimane sempre lo specchio della mia pittura.

Qual è dei tuoi lavori quello che più ti piace?

Mi ritengo abbastanza autocritica.   Ho fatto tantissimi ritratti durante mia vita artistica, per esempio quando studiavo in liceo io feci ritratti dei miei compagni degli studi durante le pause tra le lezioni. I ritratti che realizzo, che piacciono tanto alla gente, per me sono piu’ esercizi, che bei dipinti. I lavori dove ricevo maggiore gratificazione, sono quelli che mi consentono di sperimentare, trovo improvvisamente le tecniche nuove. Per me e’ veramente molto difficile definire qual’e’ il quadro che mi piace di piu’. E’ come chiedere ad un genitore quale sia il figlio favorito.

Come nasce un’idea? Che cos’è per te l’ispirazione?

Un’idea puo’ venire all’improvviso quando meno te l’aspetti, pero’ ho notato una cosa: devi essere distratto, rilassato per riuscire a sentire proprio il mondo interiore, che molto spesso ti parla, ma tu a volte non accorge le suggerimenti e segni.
ispirazione la traggo dalle persone, le persone che mi incuriosiscono. Quando io disegno un ritratto di certa persona, entro dentro la sua anima, per questo credo che il disegno abbia cento volte più significato rispetto alla fotografia. Da questo punto di vista la pittura somiglia alla la psicologia.

In che circostanze ti vengono le migliori idee?

Dipende. di solito idee interessanti arrivano dopo aver avvertito dei forti sentimenti, sia positivi che negativi. Sapete che gli artisti sono persone molto sensibili e a volte fragili, ed questo fa bene all’arte, a volte meno per i pittori stessi. Anche il dolore puo’ ispirarti per realizzare un ottimo lavoro. L’importante essere sincero con te stesso e cosi l’idea puo’ diventare un quadro vero.

Qual è la ”prova del nove” per capire se per te un’idea è buona o no?
La prova e’ il quadro. Puo’ essere che la tua idea che stai pensando sia buona, ma quando la trasmetti su tela puo’ capitare che stessa idea non valga nulla. Solo in quel modo si puo’ capire se tua idea funziona o no: le devi dare la vita.

Tecnicamente, quando inizia un quadro, segue un metodo preciso?

Effettivamente no, non c’e’ una regola da rispettare. L’ arte non ha confini. E’ sempre tutto improvviso, ambizioso. Oggi ti viene in mente di realizzare un dipinto, nasce tutto da una idea. Non si sa mai come prosegue, mentre disegni ti vengono le ispirazioni. Il processo della pittura e’ sempre un bel viaggio che ti fa scoprire le meraviglie. per me il metodo preciso da seguire non esiste.

Quale dipinto vorresti aver realizzato tu?

E’una bella domanda. ci sono i maestri che rispetto, ma sinceramente mai pensato di questa cosa. Per me un genio d’arte e’ Picasso. ma queicapolavori che ha fatto sono suoi, e quindi non vorrei per nessun raggione rubare sue idee copiando le opere che ha creato lui

Oggi si fa abbastanza per la cultura nel nostro Paese? Forse che in altre zone si faccia di più?

si, ci sono tantissime mostre intorno. grazie alla oportunita’ ne ho visitato tante. quelle cartoline di capolavori dei grandi maestri che ho studiato a scuola in Russia, sono riuscita a vedere le opere autentiche dal vero qua, in Italia. Ma Italia e’ paese della cultura, sappiamo tutti che Italia e’ il primo posto nella lista dei patrimoni dell’umanità e cioe’ piena dei tesori. Unica cosa che farei, i giovani li volevo coinvolgere nella propria storia, perché mi sono accorta che sanno poco del patrimonio italiano. per cui mi piacerebbe se facessero qualche programma del coinvolgimento per giovani che si svolgerà tante cose della cultura d’Italia.

Ti dispace doverti staccare da un pezzo che hai venduto?

no, al contrario. sono sempre molto lieta perche’ cosi riesco a condividere pezzo della mia personalita’ con le persone. provo la soddisfazione, se alla gente piace miei lavori.
Quali sono le frasi e i commenti migliori che ha ricevuto da chi ha potuto ammirare e apprezzare la sua arte?
sicuramente il parere che tengo e’ quello che mi dicono miei genitori. Mamma e papa sono miei primi insegnanti d’arte e quindi loro opinioni per me sono molto preziose, anzi hanno la fortuna di vedere primi i miei quadri.
pero’ recentemente ho ricevuto un commento dalla amica che mi ha colpito. diceva che miei disegni le hanno aiutato di soppravivere un periodo nero della vita, che l’hanno proprio salvato. ero davvero contenta di sentire le parole cosi tenere e sincere verso mia arte. e’ stato un complimento di valore.

Progetti per il futuro?
non vorrei guardare cosi lontano e poi sono un po’ superstiziosa. va bene, vi svelo un po’ dei progetti per prossimo anno. sicuramente potete aspettare delle belle mostre, che decisamente ne’ faremo molto interessanti. prima di tutto perche’ sono stata fortunata di trovare una brillante manager con cui da poco abbiamo iniziato la nostra collaborazione.

Chi volesse ammirare le sue creazioni pur da distante come può fare?

allora adesso il sito in processo di creazione, ma si puo’ visionare miei lavori sul social network: facebook, vkontakte, instagram; sui vari siti che parlano di me e mie mostre: celesteprize per esempio.

Cosa ti senti di consigliare ad un giovane artista?

Consiglierei di essere sinceri con se stessi, liberi della mente, e sopratutto coraggiosi. non si tratta della capacita di dipingere, ma si tratta di capacita di parlare con sentimenti creando quadro della personalita’.

Gabriele Calabrò