I “bonghi” della band più matta d’Italia sono arrivati anche in alcune delle città europee più importanti e stanno riscuotendo successi su successi. Gli Elio e le Storie Tese sfruttando la migrazione di tanti giovani e non del nostro bel paese stanno spopolando nel vecchio continente. Da Budapest fino a Zurigo, toccando paesi come Spagna, Germania, Francia, Belgio e Inghilterra ormai roccaforti del popolo italiano da anni a questa parte. Al grido di “Yes We Can’t”, Elio, Faso e tutta la band hanno sconfinato il loro brexit personale (uscire da Brescia) per far felici i milioni di fan sparsi in giro e costretti a lasciare l’Italia. Si sono definiti come cantautori migranti e hanno suggerito persino un dress code per partecipare, ovvero, top di strass color fluo e collant sopra i pantaloni, oltre ovviamente all’obbligo di dover mandare messaggini e whatsappate durante tutto il concerto.
Se il Regno Unito e Trump han deciso di alzare le barriere e i muri gli Elio e le Storie Tese li frantumano a suon di musica: straripanti le voci italiani che riecheggiano intonando hit come: “Parco Sempione”, “Servi della Gleba”, “Mio cugino”, “John Holmes” e tante, tantissime altri perle che negli anni i ragazzacci milanese hanno sfornato a suon di sarcasmo, nosense e non senza critiche alla società, toccando qualsiasi tema della vita quotidiana che si possa immaginare. La scelta di cominciare a Londra non è stata per nulla casuale, lì dove il vero passo indietro (secondo la band) nell’unione continentale è stato fatto.
Il tour sta per finire con le ultime due date che toccheranno proprio l’Italia, sabato 15 aprile saranno a Campione d’Italia al Salone delle Feste del Casinò mentre domenica 21 maggio suoneranno al Mediolanum Forum di Assago per un ultimo imperdibile show.
Europa sì o europa no? Famoseli sti du spaghi con il grande made in Italy.