Ecco cosa si cela dietro al pericoloso “gioco” Momo

Momo è stato considerato dalle autorità britanniche, e non solo, come un terribile e pericolosissimo gioco suicida, responsabile della morte di alcuni giovanissimi ragazzi. ed è stato accusato per la morte di un certo numero di giovani. Ma riveliamo che la sfida è più di una mania online diffusa da utenti WhatsApp casuali e contorti.

Ma cosa è Momo: una sfida contorta che costringe gli adolescenti a uccidersi o semplicemente un mito urbano creato da malati della rete? L’inquietante avatar raffigurante Momo è stato creato da una compagnia giapponese di effetti speciali chiamata Link Factory ed era stata presentata in un museo fetish di Tokyo nel 2016 senza alcun collegamento con il fenomeno, alquanto preoccupante, che si sta diffondendo sul web. Insomma, loro hanno creato un faccina (forse un po’ bruttina), senza sapere minimamente che qualcuno l’avrebbe utilizzata per un sadico giochino della morte. Il gioco, se così è comunque possibile definirlo, è incentrato proprio sull’immagine inquietante di questa donnina, raffigurata con tratti grotteschi ed occhi sporgenti e scuri. Tutto è iniziato tramite un’invito on line, con la richiesta di aggiungerli sul proprio WhatsApp, così da poter iniziare a giocare insieme.

Ma giocare a cosa? E’ questa la domanda più inquietante. Sembra che l’avatar richieda ai partecipanti di compiere delle azioni senza farsi notare dai propri genitori. Pochi giorni fa una ragazzina di 15 anni della Gran Bretagna si è rasata una parte dei capelli, pare proprio su indicazione di Momo. Quest’ultimo è stato collegato inoltre ad una serie di suicidi di giovani di tutto il Mondo, inclusi Paesi come la Colombia, l’Argentina e l’India. Le morti hanno causato un considerevole panico diffuso e le forze dell’ordine sono così preoccupate da aver emesso avvertimenti sul gioco.

Dietro l’onda di questo fenomeno, un gruppo di genitori britannici si è fatto avanti rivelando come i loro figli siano stati lasciati in lacrime dopo essere stati presi di mira da Momo. Una mamma ha riferito alle forze dell’ordine che a suo figlio è stato detto di metterle un coltello al collo in una delle sfide malate, mentre un bambino di sei anni ha udito la frase “Ti ucciderò” mentre guardava un canale di gioco per bambini. Già, perché sembra che il personaggio inquietante di Momo, ma soprattutto colui o coloro dalla mente contorta e malata che ci sono dietro, abbiano iniziato a utilizzare piattaforme di social media tra cui YouTube, Fortnite e Minecraft, sembra che questa malata competizione sia apparsa in episodi di Peppa Pig usati per terrorizzare i piccolissimi. La dott.ssa Shahla Ghobadi, esperta di social media virale presso l’Università di Manchester, ha dichiarato: “Questi giochi catturano l’attenzione della gente e possono essere visti come innovativi, ma dobbiamo indirizzare queste persone verso qualcosa di più positivo e impedir loro di creare pericolosi giochi virali”.

Sembra uno di quei casi da episodio di Criminal Minds, uno di quelli che ti mettono un pò troppa ansia e pensieri. Ricorda un po’ la bambina del film di The Ring, che tutt’ora, a ripensarci, mi fa venire i brividi. La cosa più preoccupante è che le menti malate e psicopatiche che ci sono dietro a Momo abbiano scelto di colpire i bambini e questi, si sa, non si toccano. La rete ha, purtroppo, infiniti trabocchetti, sta a noi essere sempre prudenti e cercare di tutelare noi stessi ed i nostri cari il più possibile.

 

Sharon Santarelli