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Donne che continuano a lavorare durante la gravidanza, tante come Giulia Pauselli

La ballerina professionista di Amici, Giulia Pauselli, ha reso noto al grande pubblico di aspettare un figlio dallo storico fidanzato e anch’esso ballerino, Marcello Sacchetta. La notizia che ha entusiasmato i fan del programma e della coppia ha, però, suscitato anche molte polemiche. Soprattutto inerenti al fatto che Giulia avesse deciso di continuare a danzare pur se incinta. Quella che è una scelta legittima di una donna che sta bene e vuole proseguire a lavorare durante la gravidanza, non sembra essere condivisa da molte persone.

Come riportato dai risultati preliminari di un’indagine dell’Università di Roma La Sapienza, il 90% degli intervistati non ritiene che la gravidanza incida negativamente sulla produttività del lavoro della donna.

Tuttavia, il 10% rimanente giudica la scelta di Giulia e di donne che continuano a lavorare in gravidanza.

Per quanto riguarda la Pauselli il suo è un tipo di lavoro che prevede uno sforzo fisico, ma come spiegato dalla stessa professionista, lei è abituata a lavorare con il suo corpo. Dunque, è in grado di riconoscerne i segnali e i limiti. Si tratta di una decisione che non è stata sicuramente presa alla leggera, bensì ha alle spalle una profonda riflessione. Frutto della stessa esperienza della ballerina. Questa, tra l’altro, non si aspettava di rimanere incinta proprio in questo momento della sua vita. Ha, infatti, dichiarato di essersi “disperata” in un primo momento dopo l’esito. Sentimento di disperazione dovuto proprio alla voglia che aveva di continuare a ballare.

Grazie al rispetto del proprio compagno che non l’ha obbligata a fare nessuna scelta affrettata, e alle parole di conforto della padrona di casa, Maria De Filippi, Giulia ha capito che aspettare un figlio non le avrebbe impedito di danzare. Ed eccola, quindi, in tutta la sua eleganza e bravura nell’esibizione riproposta, poi, durante la prima puntata del serale di Amici 2022.

Non tutte, però, hanno la possibilità di prendersi i tempi della ballerina per capire cosa fare in gravidanza. A molte donne viene ancora chiesto di scegliere tra la famiglia e il lavoro.

Non è passato molto tempo da quando tutti i giornali riportavano l’esperienza della 27 enne Federica Granai, assunta da un’azienda di Firenze “anche se” incinta. Una notizia che ha riscaldato i cuori di tante persone, perché in fondo la capacità di lavorare di Federica non era messa a repentaglio dal fatto di aspettare un bambino. Si era guadagnata il proprio posto di lavoro grazie alle competenze dimostrate e la lieta notizia non avrebbe avuto effetto su questo.

In effetti, l’indagine preliminare di cui sopra riporta anche che l’87% delle persone intervistate non hanno percepito una minore efficienza nel lavoro da parte della collega in gravidanza. Sintomo questo, del fatto che l’idea di una donna incinta che debba rimanere sempre a riposo e sia considerata quasi come malata è ormai obsoleta. Le donne in stato interessante devono fare attenzione, è vero, nel caso in cui la gravidanza sia a rischio e riposarsi se si sentono poco bene.

La gravidanza è comunque una condizione delicata, ma non è per nulla una malattia.

Ce lo insegna Rihanna che alla sua prima gravidanza ha deciso di essere più sexy che mai, smontando l’idea che una donna incinta possa indossare solo abiti premaman.

Ed ancora a chi giudica Giulia Pauselli perché in gravidanza non si dovrebbe “né saltare, né ballare!” si ricorda che la tennista Serena Williams vinse l’Australian Open 2017 incinta. Così come la campionessa Emily Jackson vinse una gara di kayak freestyle incinta di nove mesi e come loro tante altre sportive di diverse discipline. Tuttavia, anche dal loro mondo si evince una profonda indignazione verso un sistema che mette a serio rischio la carriera di una donna solo perché in stato d’attesa.

È il caso dell’atleta olimpica Allyson Felix, la quale ha ricevuto una riduzione di percentuale economica da parte di un colosso sportivo per questioni anagrafiche e nessuna tutela per la maternità. Un contesto in cui si ripercuotono le stesse difficoltà lavorative che accomunano le donne nel mondo.

Proprio per via di simili mancanze, una donna lavoratrice o in cerca di lavoro, se scopre di essere incinta in un primo momento si dispera.

Così come ha fatto Giulia Pauselli, perché sa che quella che dovrebbe essere la notizia più bella sua vita avrà delle conseguenze lavorative. Dalla riduzione dello stipendio al licenziamento, all’impossibilità di seguire gli studi o continuare a sognare il lavoro della propria vita. Ecco perché il 33% delle donne che hanno partecipato all’indagine preliminare ha dichiarato di aver pensato di posticipare la gravidanza a favore della carriera.

Per fortuna esistono ad oggi delle leggi che impediscano simili provvedimenti. Da 300 giorni prima della data presunta del parto fino al termine del congedo di maternità e fino a 1 anno di età del bambino, non è possibile licenziare una donna incinta. Ovviamente esistono delle eccezioni a tale divieto che potrebbero compromettere il posto di lavoro della futura mamma.

Tuttavia, non tutti avrebbero il coraggio di presentarsi ad un colloquio come Federica Granai e ammettere di aspettare un bambino. La sua esperienza ha fatto tanto rumore proprio per questa ragione, perché non è normalità. Ma nel 2022 non è normale neanche che una donna che abbia la fortuna di proseguire il proprio mestiere in gravidanza venga messa sotto giudizio, e spesso persino da altre donne.

 

Giulia Grasso