Discipline olistiche e sostenibilità: un po’ hippie ma … why not?

Se ne sente parlare pochissimo e quasi sempre è associato a una visione libera della vita, forse un po’ hippie e naïf fatta di mandala e fiori tra i capelli. Stiamo parlando delle discipline olistiche che nascono negli anni 20 in contrapposizione al Meccanicismo. 

Con “olismo” ci si riferisce ad una concezione unitaria della realtà, dell’essere umano e dell’esistenza. Secondo la filosofia olistica ogni parte contiene gli elementi del tutto. Abbastanza chiaro? Forse no. Tralasciamo quindi i paroloni e veniamo al sodo.

Le discipline olistiche si basano sull’integrazione di varie metodologie che considerano mente, corpo e anima un’insieme. Lo scopo? Arrivare all’equilibrio delle parti. Possono considerarsi discipline olistiche il massaggio occidentale, lo shiatsu, l’agopuntura, l’osteopatia, la meditazione ecc. 

fonte: IG @plantifultaste

Stiamo parlando quindi di discipline che hanno a che fare con il benessere totale della persona. Un approccio che ricorda quello della sostenibilità se ci pensiamo. Dopotutto non è un amarci a 360 gradi? 

Ci si può chiedere a questo punto se vi siano dei punti di contatto fra sostenibilità e discipline olistiche. La risposta è si, soprattutto in campo economico. 

La sostenibilità implica infatti che il processo di sviluppo dipenda dalla interconnessione completa fra tre dimensioni fondamentali: ambientale, economica e sociale. L’approccio olistico alla sostenibilità richiede necessariamente mutamenti nei comportamenti individuali e dal punto di vista politico ed amministrativo. Quindi una dimensione vive in funzione dell’altra. 

fonte: IG @holistichabits

Arrivati a questo punto come possiamo integrare le discipline olistiche nella nostra vita?

Con le filosofie che compongono il vasto e variegato mondo olistico, ma non solo. Ci sono infatti moltissimi prodotti che seguono queste idee. Un esempio possono essere i prodotti olistici e sostenibili di @wait_botanicamente. 

I loro prodotti sono infatti la prova lampante di come si possano unire l’olismo e la sostenibilità. Sono infatti stati creati per diffondere una filosofia, per condividere l’etica del carpe diem e per diventare sempre più consapevoli di noi stessi. Ah, e ovviamente anche per far brillare la nostra pelle! Naturalmente tutto questo in forte simbiosi con la natura. 

Di seguito, se vi abbiamo incuriosito, vi lasciamo qualche account da seguire su Instagram: 

@holisticism 

@holistichabits

@theholisticvenus 

@plantifultaste 

fonte: IG @theholisticvenus

A questo punto siamo sicuri  di non essere riusciti, parlando di discipline olistiche, a togliervi dalla mente l’immagine di ragazzi scalzi che ballano fra i campi. Pensandoc bene però forse questi frames ne accrescono solamente il fascino. In fondo sarebbe anche sbagliato farlo dal momento che sono due mondi strettamente interconnessi.

La controcultura degli anni 60 infatti ha fatto diventare meditazione, uso di droghe e l’amore libero il centro di una grande filosofia che aveva come cuore l’uomo, il suo benessere e il rapporto con l’ambiente. Vi sembrano così scollegati? A noi no.

E forse vi interesserà anche sapere come la canapa sia un ingrediente da non sottovalutare in un approccio olistico alla vita. Non a caso il suo consumo a carattere collettivo e socialmente accettato è diffusissimo nella regione indiana, dove da sempre rappresenta fattore essenziale per favorire le esperienze meditative. Non dobbiamo infatti dimenticare che l’India era un luogo, fisico e della mente, fondamentale per hippies e olismo.

fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/The_Beatles_(album)#/media/File:Sleeve_of_the_Beatles’_White_Album.svg

India che è stata fondamentale anche per i Beatles. Credete davvero che non abbiamo sperimentato  le discipline olistiche? Vi sbagliate di grosso! Che cosa credete che abbia ispirato “White Album”? Per non parlare dei capelli lunghi di John e il look di tutti loro nel periodo del 1968!

Insomma olismo e sostenibilità affondano le loro radici nel passato. In un passato fatto di colori, profumi, suoni melodici e danze ma anche rispetto per la natura e noi stessi. Passate parola!

Rebecca Bertolasi