Di cosa sono fatti i würstel? Tutto quello che (non) avresti voluto sapere

Principalmente di scarti di pollo, tacchino e maiale. Si chiama carne separata meccanicamente (CSM), ed è l’ingrediente principale: soprattuto nelle marche più economiche, ma comunque presente in tutti i wurstel “non artigianali”. La CSM è composta dai resti delle carcasse, che nessuno si sognerebbe mai di acquistare se le vedesse allo stato originario.

In america la chiamano “Pink Slime”, e può essere di diverse qualità: dalle spremiture più violente si ricava quella di minore qualità. Questo perché è maggiore la quantità di calcio rilasciata dalle ossa (si, ci infilano dentro pure quelle). In questo ambito si è espressa L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, chiedendo più chiarezza sul processo di produzione e sull’etichettamento.

L’orrenda poltiglia va poi trasformata in Wurstel, attraverso un processo di raffinazione. Come? Inizialmente viene filtrata e poi integrata con amido e fibre per dargli solidità. Poi, dopo averla imbottita di sale e aromi per darle un gusto, viene insaccata in un budello che poi viene cotto e confezionato.Schermata 2014-11-13 alle 10.29.18

Quindi, se tutto questo non vi ha fatto impressione, continuate pure a mangiare i vostri amati wurstel! Se invece siete rimasti “un po scossi”, seguite questi consigli: scegliete sempre carne da allevamenti a chilometro zero, o di qualità certificata. Se vi trovate al supermercato leggete bene le etichette e diffidate dei prodotti contenenti carne separata meccanicamente! Spendete piuttosto qualche euro in più ma non sacrificate la qualità, perché quando si tratta di cibo, è la cosa più importante!

redazione