Da umile pescatore diventa milionario grazie al vomito di una balena

Forse qualcuno si ricorderà la favoletta dell’umile pescatore che ogni giorno andava in spiaggia cercando di portare a casa qualche pesciolino per sbarcare il lunario di tutta la sua povera famiglia, in quel caso il pesciolino d’oro, risparmiato gli cambiò la vita, realizzando tutti i suoi desideri in cambio della sua libertà. Le favole sia pur con qualche piccola differenza, certe volte si avverano. Naris Suwannasang, pescatore 60enne, si trovava vicino a casa sua sulla spiaggia a Nakhon Si Thammarat, nel sud della Thailandia, quando ha iniziato a notare diverse macchie grigiastre di una sostanza gelatinosa. Segue le tracce e trova una grande massa grigiastra con un profumo pungente. Si trattava di una massa di “vomito di balena” portata sulla spiaggia dalle correnti marine.

La sostanza, rarissima e nota come ambra grigia, viene prodotta nelle viscere dei capodogli. La proprietà più significativa dell’ambra grigia è quella di fissare gli odori, ragion per cui viene impiegata come ingrediente di base nell’industria dei profumi.Insomma, anche se apparentemente può sembrare disgustoso, l’ambra grigia è ricercatissima dai produttori di fragranze di tutto il mondo, in quanto è fondamentale per assicurare la persistenza del profumo una volta applicato e dunque viene pagata letteralmente a peso d’oro.

Sebbene ne sia stata brevettata una versione sintetica, l’autentica ambra grigia prodotta dai capodogli rimane ancora di gran lunga la più apprezzata ed è preferita dai profumieri per questa caratteristica unica che la rende indispensabile per prolungare e intensificare l’effetto dei profumi. Naris, ha dapprima chiamato una coppia dei suoi cugini che lo hanno aiutato a trasportare a casa la notevole massa dallo strano odore. E, dal momento che sospettava di aver trovato un blocco di ambra grigia, ne taglia un pezzo che cerca di esaminare alla meglio. E il sospetto si rivela assolutamente fondato: è proprio il mitico prodotto delle viscere di un capodoglio! Ciò di cui non poteva rendersi conto in quel momento era che quella massa di ambra grigia era la più grande mai ritrovata fino a quale momento: un blocco del valore di circa 2,6 milioni di euro.

La prima preoccupazione del fortunato pescatore è stata di andare alla polizia per dichiarare la sua eccezionale scoperta, in modo da mettersi al riparo, per quanto possibile, da interessi non proprio amichevoli nei suoi confronti, temendo di poter essere vittima di un furto. Naris ha dichiarato di essere già stato contattato da un imprenditore locale che gli ha offerto provvisoriamente 960.000 baht thailandesi – (circa 26.000 euro) al chilogrammo per il suo blocco da record di vomito di balena.

Ovviamente l’offerta è stata fatta senza un esame approfondito della qualità di questa massa di ambra grigia, ma comunque – anche se alla fine il ricavato dovesse essere inferiore – per il pescatore thailandese, che attualmente guadagna l’equivalente di circa 550 euro al mese, si tratterà pur sempre della svolta della sua vita, e la sua favola si è realizzata grazie al vomito di un pesciolone stavolta.

Alessandra Filippello