Da “Sapore di mare” a “Sotto il sole di Riccione”: sarà rivoluzione?

È tempo ormai (e molti già lo stanno facendo) di una granita in riva al mare, un tuffo da una barca, una limonata in spiaggia. È tempo anche di conoscere gente e divertirsi ballando tutta la notte, per poi rituffarsi nuovamente al mattino seguente.

Tommaso Paradiso
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L’Estate incalza, e il ritmo giovanile è sempre più dinamico e fuggente nel vivere queste esperienze, che forse non hanno più il sapore di un tempo, quando tutto veniva assaggiato con calma e vissuto serenamente, attimo per attimo.

È questa nostalgia di vacanze ormai non più slow, ma sempre più mordi e fuggi (e non solo per una questione economica), che caratterizza spesso sui social (Instagram) Tommaso Paradiso, cantante ex leader dei The Giornalisti, gruppo ormai scioltosi.

Abbronzatissimi 2-Un anno dopo
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Infatti, è solito pubblicare (di recente lo ha fatto) foto che rievocano quelle estati vintage ben raccontate da “filmetti trash” poi rivalutati giustamente come “cult” dalla critica, ossia i vari e vanziniani “Sapore di mare” e “Sapore di mare 2-Un anno dopo”, ma anche “Abbronzatissimi” e il suo sequel, due film stavolta di Gaburro, regista meno noto, meno delle sue due celebri pellicole.

Dagli anni Ottanta dei primi due agli anni Novanta degli altri due non cambia molto, ma i vari pseudo-remake sempre vanziniani che hanno tentato una scalata al successo dopo il 2000 (“Un’Estate al mare”, “Un’Estate ai Caraibi”, “Sapore di te”,…), sono automaticamente falliti, perché nel riproporre non hanno più la malinconica ed amara dolcezza di un tempo equilibrata con giusta dose alla risata. Anzi: non hanno nemmeno più fatto divertire!

Eppure li ha visti dominati da un cast abbastanza soddisfacente: il problema è che forse le brutte copie non lasciano il segno, semmai distruggendolo, anche se non completamente, perché con malinconia e nostalgia anche per chi non ha vissuto quell’epoca, saltano agli occhi i film vacanzieri degli anni Ottanta, dalle belle e dolci musiche.

Sapore di mare
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Non dimentichiamo, tuttavia, che pellicole vacanziere all’italiana già erano state prodotte a quantità tra gli anni Cinquanta e Sessanta nel periodo del “boom”, vedendo protagonisti d’incassi attori come Sordi e Walter Chiari, poi sostituiti in qualche modo da De Sica figlio e Calà.

Sotto il sole di Riccione
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Comunque, è tempo ora di un cambiamento: è uscito da pochissimo su Netflix “Sotto il sole di Riccione”, un film diretto da Celaia e Usbergo e scritto da Enrico Vanzina e che vede nel cast interpreti giovani ed emergenti, come Caccamo, Saul Nanni, Ludovica Martino, ma anche attori della vecchia guardia come Andrea Roncato (ex “cine-vacanziero”) ed Isabella Ferrari. Importante la partecipazione del doppiatore e attore Luca Ward, e per chiudere il cerchio, quella di Tommaso Paradiso che ha composto le musiche e fa la parte di se stesso.

Sotto il sole di Riccione
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Sarà una brutta copia anche questa, o vedremo una bella novità? Non ci resta che guardarlo per giudicare, tenendo presente, però, che MyMovies ha già ben sentenziato così:

 

“Una commedia balneare riuscita secondo i canoni del suo genere, capace di unire mondi ed epoche diverse.”

Sotto il sole di Riccione
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Ed è proprio quest’ultima parola che ci fa ben sperare in vista di una “rivoluzione” del genere, anziché di una tendenza generale verso l’appiattimento, che vuol dire abbrutimento di quel vintage che rimarrà sempre nei nostri cuori.

Christian Liguori