Intervista a Mik Cosentino: da nuotatore agonista a re dell’infobusiness

Mik Cosentino, noto come nuotatore professionista della nazionale italiana e ad oggi un re dell’infobusiness digitale, ha conquistato i social network e l’intero web grazie alla sua azienda InfomarketinX. E’ il founder della startup digitale che ha come obiettivo la formazione di professionisti e di business di successo. La sua storia non è di certo passata inosservata in un panorama digitale sempre più complesso e in espansione. Mik ha collaborato con Mondadori per la pubblicazione di un vero e proprio manuale, o bibbia, dell’infomarketing per poter portare la sua esperienza diretta all’interno del panorama italiano e non solo.

Se siete curiosi di scoprire qualcosa in più sul mondo dell’infobusiness, venite con noi.

Ciao Mik. Parlaci di te: sei diventato famoso nel mondo dell’info business ma provieni dal mondo del nuoto. Cosa ti ha spinto a questo cambio? Quando hai capito che la tua strada sarebbe passata al business online?

Ero un nuotatore professionista e non ho mai fatto nient’altro nella mia vita. Come molti già sanno nel mondo dell’agonismo, per quanto riguarda il nuoto, non ci sono tante risorse economiche e soprattutto il guadagno va in base ai risultati che ottieni mese dopo mese, trimestre dopo trimestre e gara dopo gara. Io ho subito un grave infortunio che mi ha tenuto fuori dall’acqua per circa un anno e ho avuto dei rallentamenti non indifferenti. Questo è avvenuto proprio all’apice della mia carriera da nuotatore prima delle Olimpiadi di Pechino 2008! Dopo aver ripreso a nuotare e dopo aver cambiato anche la società sportiva, mi è stato comunicato che mi avrebbero tolto il rimborso mensile a causa di un quarto posto ai Campionati Italiani Assoluti. Lì mi sono ritrovato a un bivio: o tornare a Milano dai miei genitori oppure riuscire a tornare in vetta grazie ad un lavoro che potesse aiutarmi a mantenere la mia professione da nuotatore. Da lì sono successe tantissime cose e ho iniziato a studiare libri di crescita personale da Jim Rohn a Toby Robbins fino a quando non mi è capitata una disavventura in macchina con mio fratello (a Barberino del Mugello). Ne parlo anche nel mio libro, la Bibbia dell’Infobusiness,: ci siamo ritrovati in una vera emergenza senza soldi. Non volevamo far preoccupare i nostri genitori e siamo finiti a fare elemosina in stazione a Firenze. Una volta saliti sul treno mi sono resoconto che era stato davvero umiliante passare da interviste e agonismo a questa situazione così estrema. Tutto ciò mi ha fatto capire che non avrei mai più voluto sentirmi così. E’ stato proprio il mio turning point. Volevamo provare a cambiare la nostra vita ed è sicuramente una promessa che continuiamo tutt’oggi a portare avanti. Non sapevo come, perché e quando ma alla fine ho iniziato a studiare il mondo del business online. Vendere soluzioni in formato digitale o cartaceo a persone che avevano bisogno di quelle soluzioni per migliorare una determinata situazione: dai corsi per fare pizza a forno a legna a gente che insegnava ad addestrare i propri cani. Ho capito che questo era un settore in cui le persone monetizzavano le informazioni e da lì mi si è aperto un mondo. Ho iniziato a vendere corsi di altri guadagnando commissioni attraverso poca campagna pubblicitaria. Dopo 6 mesi ho guadagnato quanto in un anno da nuotatore. Ho pensato: ma se il corso fosse stato mio? Avrei guadagnato il doppio! E da lì dopo qualche mese ho lanciato il mio prodotto. Il primo lancio non è stato come mi aspettavo, anzi, pochissime vendite. Allora ho capito che dovevo migliorare la comunicazione nelle mie mail e ho iniziato a capire che servivano mail più accattivanti e nuovi template. Ed era proprio così: dopo aver migliorato questo aspetto le vendite salirono tantissimo e noi capimmo che sarebbe diventato il nostro lavoro.

Come hai fatto a mantenere sempre alte le vendite? 

Dopo che abbiamo chiuso le vendite del primo lancio, abbiamo continuato a ripetere il processo. Quello che mi ha aiutato a crescere così velocemente è stato mantenermi saldo a quelli che erano i principi cardine, ovvero investire tantissimo in formazione (cosa che faccio anche ora tantissimo!) e rinvestire all’interno della macchina di marketing per farla crescere sempre di più. Da lì poi è nato tutto quanto: ogni piccolo risultato è diventato un grande risultato che a sua volta si è trasformato in un enorme risultato. E’ iniziato il cosiddetto effetto valanga perchè quando credi in qualcosa tutto può succedere.

Ad oggi quando si parla di Internet marketing non tutti riescono a cogliere l’essenza del mestiere. Tu hai fondato insieme a tuo fratello l’azienda Infomarketingx, riusciresti a descrivere il tuo lavoro ai nostri lettori? 

Oggi il mio lavoro è “fallato” rispetto al passato perché sono cambiate tantissime cose da quando ho iniziato. In Infomarketingx oggi siamo 21 persone e ho i miei 5 leader che si occupano delle loro aree di competenza in azienda. Io sono uno dei leader e sono il promotore ma non sono solo io che prendo decisioni. Ogni leader ha responsabilità e prende scelte quotidianamente. Siamo tutti guidati da quella che è la nostra missione e da quelli che sono i nostri valori aziendali! La mia parte è la parte della strategia e della testa della promozione, poi c’è la parte del traffico di mio fratello Gabbo e poi c’è tutta quella che è la parte tecnica di cui si occupa il nostro Direttore Tecnico, Pier. Diego, il Direttore Vendite, si occupa dei venditori e di formarli e quindi gestisce tutta la rete vendita. Poi abbiamo l’area dei coach di Roberto, dove si seguono tutti i nostri studenti passo dopo passo. E infine, l’area del content marketing con i ragazzi che gestiscono i social. Quindi, in realtà, il mio lavoro ad oggi è pensare e prendere decisioni. E’ totalmente diverso dal lavoro che svolgevo due o tre anni fa! Una volta ero un vero e proprio internet marketer e dipendeva tutto da me, dalle mail alle campagne pubblicitarie alle dirette su Instagram. Ad oggi è un lavoro di collettività ed è un’azienda a tutti gli effetti da quando ho creato InfomarketingX. Prima era tutto incentrato su di me e ho voluto decentralizzare la figura di Mik Cosentino per creare un brand che potesse essere valido e forte anche senza la mia figura. Senza gli altri ragazzi, Infomarketinx non sarebbe nulla.

Sappiamo che hai scritto con Mondadori il tuo libro incentrato sul business online, La Bibbia dell’Infobusiness. 22 comandamenti per creare un business onlinedove dai consigli su come creare un business che possa essere vincente. Ad oggi, secondo te, qual è la caratteristica fondamentale per poter emergere in un mondo online in espansione?

Se dovessi pensare ad una singola caratteristica per creare un business vincente direi sicuramente il sapere quale tipologia di mercato andare a colpire. Gli imprenditori, solitamente, vogliono creare un business sulla base delle loro idee, di quello che piace a loro e di quello che sanno fare. Il problema è che la maggior parte dei business che partono con questa idea fallisce miseramente. Per quale motivo? E’ semplice: un business vero e proprio non si basa su un’idea geniale. Vedo sempre troppi giovani pensare “devo farmi venire un’idea geniale!” ed ero anche io così. Ero fissato sul dover per forza arrivare ad un’idea innovativa e geniale. Poi un giorno ho iniziato a leggere un libro che mi ha fatto capire tantissimo:  Autostrada per la ricchezza di Mj DeMarco. Ricordo di questo libro una frase importante che diceva circa questo: le opportunità sono dietro ai problemi e dietro ad ogni lamentela c’è il seme del successo. E mi sono detto: io sono pieno di problemi e la gente intorno a me non fa altro che lamentarsi. Da lì ho capito che bisognava essere consapevoli del mercato da colpire e dei problemi da risolvere per poter avere successo. Partire dal problema e dalle “noie” delle persone per creare soluzioni che possano essere vendibili. Un business mal strutturato che può risolvere un problema può decollare ma un business fantastico che non risolve niente rimane lì. 

Quali sono gli obiettivi di Infomarketinx a lungo termine?

Il nostro obiettivo è avere all’interno della nostra community di studenti paganti 30.000 persone entro il 31 Dicembre 2025. E’ un grande obiettivo perché ora ne abbiamo 2.000 e abbiamo già fatto un lavoro pazzesco. Non so se riusciremo ma so che ogni decisione che prendiamo, ogni risposta che diamo ad un cliente e ogni azione che facciamo in azienda è orientata a raggiungere questo traguardo. Se punti alla luna mal che vada becchi le stelle!

Dopo tanti anni da nuotatore agonista ti sei completamente reinventato: ci sono insegnamenti che ti sei portato dietro dal mondo dell’agonismo per poter avere così tanto successo sul web?

Assolutamente sì: se sono quello che sono oggi, lo devo solo al nuoto. Anche le lezioni di marketing e business che ho preso, le ho prese con la mentalità da nuotatore. La cosa più importante che ho imparato è rialzarsi sempre perché nella vita, nel nuoto e nel business sono più le volte in cui cadi che quelle in cui vinci. La gente vede solo le vittorie e pensa sempre a quanto possa essere fortunato ma in realtà non è così. Nel nuoto sono più le volte che ho perso che quelle che ho vinto, solo che poi sono le vittorie a splendere. Stessa cosa nel business: dietro a tutti i risultati che le persone vedono da fuori ci sono infinite notti insonni, sacrifici e magari anche lacrime! Io amo fare questo e sono abituato a fare questo: il nuoto mi ha insegnato a resistere al dolore e ad andare avanti perché il dolore non dura per sempre. Duro lavoro e rialzarsi sempre!