Creare l’illuminazione perfetta per un punto vendita

L’illuminazione di un punto vendita è un elemento cruciale per determinare il successo di un’attività.

Attrarre clienti e aumentare le vendite sono obiettivi che possono essere raggiunti attraverso una progettazione della luce che inviti le persone ad entrare, che crei la giusta atmosfera e che valorizzi gli articoli in vendita.

Quali sono i principi fondamentali per una corretta illuminazione di un negozio e quali, invece, sono gli errori in cui non incappare mai? Abbiamo rivolto questa domanda a Paolo Cignoli esperto di illuminazione e design.

L’illuminazione come design dello spazio

La luce svolge diverse funzioni nella definizione di un’ambiente: un’illuminazione omogenea, che arrivi in ogni angolo di un ambiente commerciale, non basta. È fondamentale, infatti, combinare in maniera intelligente l’illuminazione ambientale e il cosiddetto accent lightning, ovvero l’illuminazione di alcuni punti del negozio attraverso corpi illuminanti che attirino l’attenzione e che mettano in risalto la merce esposta sugli scaffali.

Il design delle lampade utilizzate per l’illuminazione d’accento può giocare un ruolo fondamentale nel definire il carattere estetico del negozio e renderlo unico nel suo genere.

Corpi illuminanti e resa cromatica

Il colore della luce con cui si decide di illuminare un esercizio commerciale è un fattore fondamentale, da scegliere con estrema attenzione.

La luce fredda, cioè nei toni del bianco e del blu, consente la creazione di un ambiente stimolante, moderno e proiettato verso il futuro, trasmettendo ai clienti la sensazione di un luogo pulito ed efficiente.

La luce calda è in grado di creare un ambiente accogliente e rilassante, che invita i clienti a rimanere per un tempo piuttosto lungo all’interno del locale. Si tratta di un’illuminazione ideale per bar e ristoranti, ma anche per i negozi di abbigliamento.

I corpi illuminanti giocano un ruolo fondamentale nella diffusione della luce: quelli opachi o che indirizzano la luce in fasci definiti, sono perfetti per creare giochi di luci e ombre che valorizzino le superfici su cui sono esposte le merci in vendita.

Al contrario, i corpi illuminanti trasparenti sono perfetti per diffondere la luce in maniera omogenea o per creare interessanti riflessi sulle pareti.

Errori da evitare assolutamente

Gli errori che si commettono più spesso durante la progettazione dell’illuminazione di un negozio non sono molti, ma sono di solito molto gravi.

La mancanza di accent lighting è uno di questi: la mancanza di “punti luce” e di contrasto luminoso tra zone più o meno illuminate all’interno di un negozio crea un ambiente monotono e poco interessante, che non invita i clienti a superare la soglia del negozio per andare a scoprire la merce esposta all’interno.

Il cattivo posizionamento delle fonti luminose è un altro problema molto diffuso: le lampade devono creare una sorta di percorso all’interno dello spazio espositivo, invitando i clienti ad esplorarne ogni zona, apprezzando le caratteristiche di tutti gli articoli in vendita.

Infine, se un ambiente commerciale possiede delle fonti di luce naturale è necessario integrarle nel progetto di illuminazione, scegliendo un tipo di luce artificiale che sia in grado di armonizzarsi con quella del sole in ogni momento della giornata, dalle ore più luminose del mattino fino a quelle del crepuscolo: ignorare la luce naturale oppure tentare di “forzarla” con un’illuminazione artificiale inadatta è un errore imperdonabile.

redazione