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Covid-19: potrebbe davvero sparire con l’arrivo del caldo?

Nel 2003 l’epidemia di Sars scomparve con l’arrivo della bella stagione. Si stava ancora lavorando sul vaccino e, d’un tratto, la situazione emergenziale si placò. Il virus scomparve e tornammo alla normalità. Tutto questo fino all’ondata pandemica di Covid-19.
Ci si chiede, ovviamente, se essendo virus simili, la stessa cosa possa accadere anche per il Covid-19.

Il virologo Fabrizio Pregliasco ha affermato: “L’unica certezza è che con l’avanzare della stagione calda andrà via il virus influenzale stagionale, colpevole anche di interferire con la quota dei casi del Coronavirus. È vero che d’estate si sta più all’aria aperta, quindi il contatto stretto che c’è nell’inverno va a calare, ed è vero che i virus respiratori amano molto gli sbalzi termici, quelle situazioni che facilitano la penetrazione del virus, e quindi il caldo estivo dovrebbe aiutare”.

Mike Ryan, esperto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), ha chiarito d’altra parte che “non ci sono segnali che il virus del Covid-19 sparisca con il caldo”.

E’ pur sempre vero che, solitamente, la bella stagione fa rallentare le malattie. Solitamente d’estate non ci si ammala molto. E se capita spesso è anche colpa del fisico debilitato, della stanchezza e di una cattiva alimentazione legata all’aumento della temperatura.

I dati

La Sun Yat-Sen University in Cina ha messo a confronto le temperature di oltre 400 città in Cina durante la quarantena di gennaio-febbraio.

Il numero dei contagiati, durante le giornate rigide e fredde è sempre aumentato. Le basse temperature aiutano infatti il proliferarsi dei virus. Quando ci ammaliamo, la temperatura corporea si alza per bloccare la loro replicazioni. Molti animali, che hanno una temperatura corporea superiore ai 40 gradi, come per esempio gli uccelli, sono infatti portatori sani di varie malattie, ma non presentano sintomi. Inoltre nei laboratori, per conservare campioni dei virus, vengono utilizzati freezer che arrivano anche a -80 gradi centigradi.

Sperare non costa nulla

Anche se così non fosse, anche se non abbiamo la certezza che per l’estate il Covid-19 si sia ritirato ed abbia lasciato questo Mondo per donarci nuovamente un po’ di serenità, è comunque auspicabile pensare in positivo. Continuiamo comunque a rispettare le regole, il distanziamento sociale, l’uso della mascherina nei luoghi pubblici o dove non è possibile mantenere le distanze, con la speranza che rimanga solo un brutto ricordo il prima possibile.

Sharon Santarelli