Coppia inglese sopporta il fantasma di un frate da 10 anni: “È sempre in casa”

Il morto va sepolto in fondo al mare: una delle spiegazioni del nome della città inglese di Gravesend è a dir poco inquietante e quindi non ci si può stupire più di tanto se a questo posto vengano associate storie misteriose. Proprio negli ultimi giorni una coppia che vive nel piccolo borgo, che sorge a una trentina di chilometri da Londra, ha raccontato del fantasma che tormenterebbe la loro casa da almeno dieci anni.

Robert e Pauline, questi i loro nomi, devono sopportare ogni giorno rumori sospetti, oggetti che si spostano “da soli” e altre strane presenze. Persino i loro vicini sono terrorizzati da quello che accade nell’abitazione più infestata del paese e i due non possono invitare mai gli amici per sorseggiare tranquillamente una tazza di tè. A questo punto una domanda sorge spontanea: in dieci anni non sono riusciti a trovare un’altra casa? Che cosa li spinge a rimanere a vivere tra ectoplasmi e voci che sembrano provenire dall’aldilà?

La coppia ha anche un figlio e la famigliola ha deciso di rilasciare un’intervista alla tv locale, i cui dettagli sono svonvolgenti.

Dopo aver notato una stranezza dopo l’altra, Robert ha installato una serie di telecamere a circuito chiuso per capire meglio cosa stava accadendo. C’era davvero un fantasma in casa oppure era una semplice suggestione? Le riprese hanno fatto accapponare ancor di più la pelle. In uno dei filmati, infatti, si vede chiaramente una tazza che si sposta da sola, come anche i guanti di plastica della cucina che sembrano “volare” e poi cadere a terra.

Più che un fantasma, la coppia sta pensando da tempo che possa trattarsi di un demone. Peccato che l’infallibile Padre Amorth sia morto da poco, altrimenti ci sarebbe stato il tempo per un bell’esorcismo. Robert continua ad essere preoccupato, ma si guarda bene dal contattare leagenzie immobiliari per trovare un nuovo appartamento.

Pauline è spaventata soprattutto dalle porte che si aprono e chiudono autonomamente, un fenomeno che non sembra essere dovuto agli spifferi. Allora chi è il responsabile di tutto questo?

Pauline ne è certa, la casa è infestata dal fantasma di un frate, ma non ha aggiunto altro. Se la donna voleva creare un caso montato ad arte per far conoscere a tutto il Regno Unito il suo odio per la religione ci è riuscita benissimo. Questo racconto somiglia tanto a quello reso pubblico anni fa dall’associazione Ghost Hunters Roma, che avrebbe individuato lo spirito di un frate maledetto all’interno del Campidoglio.

Molti dipendenti del Comune lo avrebbero avvistato e la notizia non ha avuto molto seguito, altrimenti l’ironia sarebbe stata inevitabile. I romani hanno una battuta pronta per qualsiasi situazione e in questo caso ce ne sarebbero state molte per il fantasma che tormenta il sindaco Virginia Raggi e le fa trascurare buche e spazzatura. La Capitale è però un caso eccezionale, mentre in Gran Bretagna storie del genere . In particolare la città di Gravesend è diventata la meta privilegiata di spettri e strane apparizioni.

Quello che è accaduto nel 2016 non ha nulla da invidiare alla storia di Robert e Pauline.

Un altro abitante della città britannica si è rivolto alla tv locale per parlare delle sue paure. In questo caso non si è trattato di una casa, ma di un locale. La proprietaria del pub “The Cricketers” è riuscita a catturare il momento esatto in cui il vecchio gestore entra ed esce dalla struttura. Ancora una volta le telecamere a circuito chiuso hanno mostrato una sorta di film dell’orrore e la donna ha svelato l’identità del fantasma, un certo signor Murphy.

La strana apparizione è stata poi registrata sul telefono e la proprietaria l’ha mostrata ai clienti e agli amici. In tanti hanno cercato una spiegazione alternativa a quella dello spettro: in particolare potrebbe trattarsi di una persona che sta sbuffando il fumo della sigaretta. C’è chi ha pensato a una trovata pubblicitaria, ma il pub è rimasto un locale semplice e di nicchia, anche se molto apprezzato dalla clientela (come ben testimoniato dagli utenti di Facebook).

Come potrebbero allontanare queste strane presenze i cittadini di Gravesend?

I rituali usati da strani santoni e presunti esorcisti per scacciare definitivamente un fantasma possono far anche sorridere di gusto. Ad esempio ne esiste uno che prevede l’utilizzo di unatavoletta impiastricciata con burro e farina d’orzo. Dopo averla bruciata la sparizione degli spettri sarebbe garantita, ma sprecare il cibo per qualcosa che potrebbe non esistere è quantomeno esagerato.

Sempre in frigorifero si possono trovare altri ingredienti utili. Un altro rito consiste nel bruciare la salvia invece che usarla per una bella frittata o per insaporire i ravioli. Olio, acqua, incenso e salegarantirebbero lo stesso risultato, anche se questo elenco fa pensare subito alla scaramanzia di Lino Banfi in “Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio”. Più che affidarsi a queste stramberie la coppia di Gravesend dovrebbe auto-convincersi di essere da sola in casa.

Dovrebbero prendere spunto dalla frase più famosa di una delle commedie di Eduardo De Filippo,“Questi fantasmi”: I fantasmi non esistono… li creiamo noi, siamo noi i fantasmi!