Come si svolge l’intervento di inserimento della protesi del ginocchio

L’intervento finalizzato all’introduzione di una protesi al ginocchio può essere fonte di preoccupazione per chi vi si deve sottoporre. Ne parliamo con Villa Regina Arco, che mette a disposizione dei propri ospiti uno staff medico qualificato ed esperto, ma anche ambienti caratterizzati da un arredamento moderno, con spazi ampi e tutti i comfort di cui si può avere bisogno. Per chi ha protesi ginocchio riabilitazione e fisioterapia vengono garantiti da personale competente e sempre disponibile.

Come avviene l’intervento

Prima di tutto l’arto deve essere anestetizzato; dopodiché si effettua sulla parte superiore del ginocchio una incisione grazie a cui è possibile intervenire sulla parte dell’articolazione danneggiata. Il taglio può essere più o meno esteso, in genere tra i 6 e i 15 centimetri, a seconda del tipo di intervento che deve essere effettuato. Nel caso della revisione di una protesi già impiantata, l’intervento dura un’ora e mezza; sono sufficienti 60 minuti, invece, per la protesi totale, mentre per la protesi monocompartimentale non si va oltre i 40 minuti.

I rischi e le controindicazioni

Le due complicanze più comuni sono le infezioni e la comparsa di coaguli nel sangue, da cui possono scaturire trombosi ed embolie. Per prevenire entrambi questi inconvenienti, ai pazienti vengono somministrati degli antibiotici e degli anticoagulanti. Sempre per limitare il rischio di infezioni, vengono adottate delle precauzioni particolari in sala operatoria: per esempio il chirurgo può indossare un casco che serve ad assicurare la sterilità della testa e del volto.

Dopo l’operazione

La gestione del dolore si basa su specifici protocolli post-operatori che vengono stabiliti dal chirurgo con gli anestesisti. Il ricovero in ospedale in genere si prolunga per i tre giorni successivi all’intervento; dopodiché a seconda dei casi la riabilitazione può continuare in ospedale per una decina di giorni o, nel caso di un percorso fast track, può proseguire a domicilio. Già il giorno successivo all’intervento si possono compiere i primi passi, ovviamente con il supporto delle stampelle. Per fare in modo che la funzionalità del ginocchio migliori, nelle settimane seguenti sarà indispensabile eseguire degli esercizi ad hoc. Le stampelle possono essere abbandonate entro un mese, ma per chi ha una protesi monocompartimentale già dopo 6 o 7 giorni è possibile farne a meno. Ovviamente tali indicazioni riguardano tempistiche medie, poi ogni caso deve essere valutato singolarmente. In genere il tutore non serve mai, eccezion fatta per le circostanze in cui si ha a che fare con una protesi temporanea caratterizzata da una stabilità ridotta.

La riabilitazione a casa

I tempi di recupero, per gli interventi di chirurgia mini invasiva, sono piuttosto veloci. Per la riabilitazione a domicilio è necessario uno strumento apposito, il Kinetec, grazie a cui è possibile ritrovare il movimento completo del ginocchio in modo graduale. Si tratta di un macchinario che serve a rallentare lo sviluppo del tessuto cicatriziale, grazie a cui è più semplice ottenere il range di movimento del ginocchio più ampio possibile. Anche una volta che ci si è ristabiliti dall’intervento, occorre continuare a svolgere gli esercizi.

Il ritorno alla vita quotidiana

Nelle prime due settimane successive all’intervento sarebbe preferibile evitare i viaggi troppo lunghi. Nel caso in cui non si possa fare a meno di viaggiare, per esempio per esigenze di lavoro, è consigliabile effettuare una sosta ogni due ore. L’attività sessuale si può riprendere subito, mentre il ritorno al lavoro dipende dal tipo di mansione che si svolge: dopo un paio di mesi nel caso dei lavori più pesanti, o dopo un paio di settimane per i lavori che si svolgono stando seduti e che non richiedono sforzi fisici.

redazione