Come identificare forma e taglio di un diamante

Se abbiamo intenzione di vendere un gioiello con diamante e cerchiamo in Rete la stringa “diamanti valutazione”, ci imbatteremo in numerosi concetti e spiegazioni relative ai vari parametri che vengono utilizzati dagli esperti gemmologi per effettuare le valutazioni dei diamanti, tipo il colore, il peso in carati, la purezza, il taglio e la forma. Vogliamo soffermarci proprio su questi ultimi due, perché si tratta di concetti che, pur avendo una stretta correlazione, spesso vengono confusi fra loro e che, frequentemente, nel settore dei diamanti, sono utilizzati come sinonimi.

Cos’è la forma di un diamante?

In senso stretto, quando si parla di “forma del diamante”, si fa riferimento al suo aspetto geometrico, alla sua configurazione esterna. Esistono diverse forme di diamante, ma quelle principali sono 11, che descriviamo brevemente.

Rotondo (o brillante rotondo) – Si tratta della forma più diffusa sul mercato dei diamanti; è composta da 57 (talvolta 58) sfaccettature. Alcuni la considerano la forma per eccellenza, in quanto sarebbe quella che ottimizza al massimo le caratteristiche di un diamante, come, per esempio, la sua brillantezza.

Princess – Forma molto richiesta per gli anelli di fidanzamento e per gli orecchini; consta di 57 o 76 sfaccettature. È una forma piramidale, con quattro lati smussati, che dà vita a una notevole dispersione di luce, la maggiore rispetto a quella di altri diamanti con forma quadrata.

Smeraldo – Una delle prime forme utilizzate in gioielleria, ma oggi meno richiesta rispetto alle precedenti; è una forma rettangolare con angoli troncati; consta di 57 sfaccettature (25 sulla corona e 32 sul padiglione). È una forma molto elegante.

Goccia – La forma a goccia è molto diffusa ed è utilizzata, in particolare, per pendenti e orecchini. Le sfaccettature possono essere 57 o 58. Si ispira in parte alla forma “brillante rotondo”. È caratterizzata da grande fascino.

Asscher – La forma Asscher dei diamanti è una delle forme più popolari e riconoscibili. È una variante della forma smeraldo, caratterizzata da una forma quadrata, con angoli smussati e un taglio a gradini. È stata creata dalla casa di gioielli olandese Royal Asscher Diamond Company nel 1902 ed è stata una delle prime forme di diamante a ottenere popolarità.

Ovale – È una forma che ricorda una mandorla, con i lati curvi e appuntiti alle estremità; in genere consta di 55, 57 o 58 sfaccettature. È la forma perfetta per “allungare” le dita più corte; i diamanti con questa forma sono spesso utilizzati come pietra centrale negli anelli di fidanzamento. È una sorta di combinazione fra la forma “brillante rotondo” e la forma “marquise”.

Radiant – Consta di 70 sfaccettature; è una forma rettangolare, con angoli obliqui. Tende a intensificare molto la lucentezza della pietra. È una scelta molto diffusa.

Cuscino – Anche la forma a cuscino, che consta di solito di 58 sfaccettature, è molto diffusa; può essere quadrata o rettangolare, con angoli arrotondati che ricordano, appunto, la forma di un cuscino. È spesso utilizzata nei diamanti colorati.

Cuore – La forma romantica per eccellenza; può avere da 56 a 59 sfaccettature. È la scelta perfetta quando si fa una proposta di fidanzamento alla persona amata.

Marquise (o Navette) – Si tratta di una forma ovale e longilinea. Il termine Navette fa riferimento al fatto che la forma ricorda quella di uno scafo di una piccola barca; di norma consta di 58 sfaccettature. Sembra sia stata ideata grazie al re di Francia Luigi XV, che la fece confezionare per la Marchesa di Pompadour. Tende a far sembrare le dita più lunghe e sottili.

Trillion – Forma triangolare con lati uguali e con 31 o 50 sfaccettature. Ne esistono molte varianti. È spesso utilizzata per confezionare pietre laterali utilizzate per accompagnare i diamanti centrali usati negli anelli di fidanzamento.

Cos’è il taglio un diamante?

Il taglio non è un concetto geometrico, bensì qualitativo; fa infatti riferimento alla qualità artigianale, che deve essere in grado di far risaltare al massimo tre caratteristiche della pietra: brillantezza, fuoco e scintillio. Un ottimo taglio può rendere un diamante più scintillante, mentre un cattivo taglio può ridurre il suo potenziale di brillantezza. Il taglio di un diamante viene valutato considerando vari aspetti, come la precisione, la simmetria e la politura.

redazione