I Coldplay a Milano tra proposte di matrimonio, ragni e cellulari

Macchie psichedeliche, un gigantesco “fiore della vita” sul maxischermo e tanta magia. E’ la formula delle due giornate milanese con cui i Coldplay hanno incantato lo stadio di San Siro tra fuochi d’artificio e coriandoli, date sold out e numeri da capogiro. Infatti, solo il primo dei due concerti ha attirato quasi 60mila persone. Tra questi, anche Moses e Apple, i figli del “capitano” Chris Martin accompagnati dalla sua ex compagna: nientepopodimeno che Gwyneth Paltrow.

Sono state due notti “full of dreams” a Milano: illuminate dai braccialetti (consegnati a tutti gli spettatori) che hanno creato una scenografia sorprendente. San Siro si è presto trasformato in un cielo stellato dove la band più caleidoscopica di tutti i tempi ha ripercorso le tappe del suo trasformismo: dal rock alla pop-dance passando per le influenze elettroniche.

Ma i Coldplay a Milano non saranno ricordati soltanto per la musica. Dallo scandalo del secondary ticketing che nei prossimi mesi arriverà in tribunale fino alla proposta di matrimonio che un ragazzo ha fatto sopra le note di “Fix you” alla sua compagna. Nel day after, tutto affolla il web e ce n’è per tutti i gusti: come il fuoriprogramma causato dal “ragno ballerino” che ha interrotto Chris Martin mentre suonava “Everglow” al piano. O, persino, l’abuso dei telefoni cellulari: un problema che ricorre sempre più spesso negli spettacoli di tutto il mondo, tanto che Chris ha invitato gli spettatori a posarli e a godersi lo spettacolo.

E’ proprio durante “Charlie Brown”, infatti, che il cantante dei Coldplay ha fermato la band per chiedere al pubblico “un favore”. Nello specifico “solo per una sola canzone, niente telefonini. Solo noi quattro e voi, in migliaia, a saltare assieme”.

A Head Full of Dreams è un tour nello spazio e nel tempo, un viaggio introspettivo dalla canzone che consacrò i Colplay (“Yellow”) sino al desiderio di pace evocato dal discorso di Muhammad Ali in chiusura di “Everglow”. Ma certamente non possiamo dimenticare di menzionare l’apertura del concerto che ha riportato la band in Italia dopo 5 anni. Molto prima di un’altra dedica, infatti, i Coldplay hanno omaggiato la musica italiana. Indimenticabile l’apertura del sipario con la voce di Maria Callas che intona “O mio babbino caro”. La seconda, invece, sarà sicuramente cara ai fans del brit-pop: la favolosa Don’t Look Back in Anger degli Oasis.E ancora Viva la Vida, con tutti i 58mila spettatori a intonare ogni singola parola di una delle canzoni più amate. Per tutto questo e molto altro, il concerto dei Coldplay non è stato solo una festa per la musica, ma un vero e proprio inno alla vita.

“Questa sera qui è successo. Grazie, grazie mille”, ha chiuso Chris ringraziando. E noi, con lui.