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Coez emoziona l’Unipol Arena con “E’ sempre bello tour”

Sabato sera siamo stati all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, nella tappa bolognese del tour 2019 E’ sempre bello tour” di Coez, la sua prima tournée nei palazzetti.

L’ultima visita dell’artista romano di origini campane nel capoluogo emiliano al tempo di “Faccio un casino” in cui era stato ospite dell’Estragon e dell’Arena Puccini.

Insomma, il ragazzo è cresciuto e si è meritato l’onere e l’onore di salire sul palco dell’Unipol Arena.

Come suo solito Coez non si è risparmiato, regalando ben ventisette brani in poco più di un’ora e mezza di show. La scelta della scaletta è stata perfetta, con il pubblico che ha accompagnato l’esibizione dall’inizio alla fine.

Ancora una volta Silvano Coez ha dimostrato di essere “autentico” on stage, non nascondendo l’emozione per ogni verso cantato, provando a trasmettere il più possibile ai presenti.

Tuttavia, purtroppo o per fortuna (chi lo sa?), nonostante tutto, Coez non sembra essere riuscito ad essere tranquillo sul palco, dimostrando ancora tanta emozione.

Viene da dire che è normale, forse perché il ragazzo di 36 anni, nato come writer, poi rapper nel collettivo Brokenspeakers ed infine cantautore, non ancora crede a quanto è riuscito a fare.

Sì, perché Coez è riuscito a creare un proprio habitat, facendo da ponte tra rap e cantautorato, mischiando passato, presente e futuro, cogliendo il più possibile le contaminazioni della musica nostrana.

Tornando al concerto, Coez, insieme ad una band d’eccezione formata da Passerotto (batteria), Banana Whitetrash (consolle), Orange (basso e synth), Valerio (tastiere) e Gaspare (chitarre), ha messo in scena tutti i suoi più grandi successi, navigando perfettamente tra i vari dischi.

Coez: senza paura di esporsi

A metà serata è stato proiettato un video dell’ONG Open Arms in cui venivano mostrate alcune operazioni di salvataggio nel Mediterraneo, accompagnate dalla voce di Coez che ha voluto trasmettere un semplice messaggio: “Bisogna non far scivolare le cose verso il baratro, provare a fare nel piccolo qualcosa di grande”.

Insomma, Coez non ha paura di esporsi, ma non ne ha mai avuta. Ricordiamo infatti la canzone Costole Rotte, scritta per ricordare la morte di Stefano Cucchi, un tema molto caro al rapper.

Molto interessante anche l’esecuzione di Occhiali Scuri, la hit composta in collaborazione con Gemitaiz per Faccio un Casino, eseguita in medley insieme a E invece no, in cui Coez si è lasciato andare, rivisitando le canzoni insieme alla band.

In definitiva Coez è cresciuto molto, ma non sta esprimendo le proprie potenzialità al massimo come due anni fa. Non resta che aspettare il tour estivo allora!

Paride Rossi