Claudio Roberto de Costa e le case colorate per le periferie del mondo

Oggi siamo in Brasile, nello Sapphire Village, nella parte orientale di Porto Alegre. Quella che vogliamo raccontarvi è la storia di una terra che non coincide più solo con il sogno di evasione per eccellenza, con il richiamo del samba, del futebol, dei colori del carnevale. I protagonisti di questa storia sono le persone che vivono ai margini della società, lontano dalle luci dagli scintillii delle metropoli, spesso dimenticati. E’ a loro che si rivolge l’artista Claudio Roberto da Costa, che ha deciso di aiutare i suoi concittadini nell’unico modo che conosce, attraverso i colori.Unico obiettivo: migliorare la qualità della vita delle persone e accrescere così la loro autostima.

 

I COLORI PER AIUTARE GLI ALTRI

La macchina messa in moto dall’artista brasiliano è una vera è propria opera di riqualificazione, di bonifica e di rigenerazione urbana, resa possibile dalla partecipazione e dall’impegno dei cittadini di Sapphire Village. I 4000 abitanti, infatti, hanno contribuito con le loro mani ad aiutare  Claudio Roberto da Costa, ridipingendo facciate e sistemando case mal messe. Dove prima c’erano pareti in legno e mal intonacate oggi ci sono facciate verdi, blu, rosa, gialle e di tutti i colori del mondo. E’ bastata la foto di una baraccopoli colorata in Indonesia per dare avvio a questa importante opera di riqualificazione. Per contrastare la diffidenza iniziale degli abitanti ha iniziato a colorare la facciata della propria casa. Da lì è iniziato a formarsi un gruppo di volontari che lo hanno aiutato a colorare le case del villaggio. Al momento sono 12 le facciate ridipinte, più quella di un centro di salute e di 300 tra muri e pali. E adesso l’esercito gentile capitanato da Costa ha iniziato anche ad occuparsi delle scuole di quartiere, coinvolgendo con l’entusiasmo anche alcuni benefattori, come l’azienda Suvinil che ha donato loro la vernice. 

UN QUARTIERE ARCOBALENO

Claudio Roberto da Costa non è nuovo a questo genere di iniziative. Già da tempo impegnato per migliorare la vita delle persone che vivono in situazioni di povertà e disagio sociale. Nel suo cortile ha allestito laboratori di percussioni, teatro e computer. Ha rivitalizzato la piazza principale del villaggio, utilizzata per anni come discarica. Infine, ogni anno si fa promotore di una campagna di raccolta di materiali scolastici per i più piccoli. Un’idea semplice che ha sortito gli effetti sperati. Un’idea grazie alla quale oggi il quartiere è diventano un arcobaleno di colori che trasmette allegria e che ha stimolato gli abitanti a prendersi cura di loro stessi e dei loro luoghi.