Better Call Saul 5: i cinque momenti che più ricordano Breaking Bad

Better Call Saul” è un capolavoro. C’è poco da fare, da discutere, da argomentare. È una delle serie televisive più belle della storia.

Nata come spin-off di “Breaking Bad”, un’altra pietra miliare delle serie TV, “Better Call Saul” è riuscita a non rimanere nell’ombra della sua serie madre, ma è riuscita a imporsi come un prodotto allo stesso livello se non addirittura superiore, in certi momenti. Per chi non lo sapesse, “Better Call Saul” narra le vicende di Saul Goodman, il misterioso avvocato già introdotto in “Breaking Bad” che si trova a dover fare i conti con il pericoloso mondo della droga, a causa della sua avidità di fama e soldi.

Per comodità chiameremo qui le due serie anche “BCS” e “BB”.

“Breaking Bad” è stata una delle serie più blasonate di sempre, con apprezzamenti dalla critica, dagli spettatori, premi a non finire e una notevole influenza culturale. Ma “Better Call Saul”, arrivata alla quinta stagione, non ha certamente fatto sentire la mancanza della serie madre, soprattutto quando le vicende di Saul Goodman vanno a richiamare proprio gli episodi di “BB”.

Ecco, quindi, i cinque momenti della quinta stagione, appena conclusa, di “Better Call Saul” che richiamano maggiormente “Breaking Bad”!

Ovviamente, ci saranno spoiler su entrambe le serie TV. Iniziamo!

5. Il laboratorio di Gus Fring

Nella quarta stagione, una delle storie principali riguardava l’ambizioso progetto di Gustavo Fring di costruire un laboratorio per la produzione di metanfetamina nel sotterraneo di una lavanderia. Nella prima puntata di questa quinta stagione, tuttavia, i lavori subiscono una frenata e Mike, su ordine di Gus, è costretto a spedire tutti gli operai a casa. Chi ha già visto “BB” saprà che alla fine, quel laboratorio si farà, perché lì dentro lavoreranno Walter e Jesse. Nella sesta stagione di “BCS”, dunque, il laboratorio sarà sicuramente completato. Il primo momento di questa classifica, dunque, non riguarda meramente la quinta stagione, ma tutto il prodotto dedicato a Saul Goodman. Proseguiamo!

4. Dedicado a Max

Nel quinto episodio della quinta stagione vediamo Mike svegliarsi in un posto a lui sconosciuto; è una sorta di villaggio che, poi, si scoprirà essere fatto costruire da Gus Fring. All’interno di questo villaggio è stata installata una fontana che riporta la scritta “dedicado a Max”, facilmente traducibile in italiano. Ebbene, chi è questo Max? In “Better Call Saul” non c’è nessun personaggio con questo nome. Per capire a chi è dedicata la fontana dobbiamo tornare a “Breaking Bad”, all’episodio 8 della quarta stagione. In un flashback (precedente anche a “BCS”) vediamo due tra i più pericolosi criminali del cartello, Don Eladio e Hector Salamanca a colloquio con Gus Fring e… Max, appunto. Siamo nella casa del boss della droga, il capo del cartello, Don Eladio, a bordo di una lussuosa piscina.

I quattro discutono e, alla fine, Hector non si fa scrupoli ad uccidere il rivale davanti agli occhi di Gus; da lì ha inizio il suo piano di vendetta nei confronti dei Salamanca. Ecco, dunque, chi è Max e per quale motivo Fring ha fatto installare questa fontana.

La fontana. Da www.fathersonholygore.com

Bellissimo intreccio di trame tra le due serie che, però, non è immediato. Bisogna stare attenti per ricordarsi Max, dato che in “BB” non era un personaggio centrale.

3. Nacho e Don Eladio

Nell’ultimo episodio della quinta stagione di “Better Call Saul” vediamo Nacho a colloquio con Don Eladio. Il giovane criminale, collaboratore di Gus Fring contro il cartello, spiega al boss le sue intenzioni: scatenare una guerra tra le bande di motociclisti per poi permettere ai Salamanca di dominare indisturbati il mercato della droga. Don Eladio rimane impressionato dal discorso, dagli obiettivi chiari del suo giovane lavoratore. Dove è ambientato il colloquio? Beh, dove se non a bordo della piscina della casa del boss? Nell’esatto punto in cui, in “Breaking Bad”, era morto Max. Il solo vedere questo luogo fa venire in mente subito quell’episodio della serie madre.

2. Interrogatorio di Krazy 8

Una delle scene più “nostalgiche” della serie si ha nel terzo episodio di questa quinta stagione. Tra i personaggi principali della puntata, infatti, troviamo Krazy-8, il giovane spacciatore già visto anche nelle stagioni precedenti (e in “BB”) e… Hank Schroder con il suo collega Steve Gomez. Vi ricorderete tutti chi è Hank, l’agente della DEA cognato di Walter White. Rivederlo qui è stato un tuffo nel passato, un momento in cui l’essenza di “Breaking Bad” si è fatta sentire tantissimo. E se pensiamo alla fine che farà… beh, rivederlo fa un certo effetto.

1. Portantino

L’episodio migliore della quinta stagione di “Better Call Saul” è, indubbiamente, l’ottavo. È una puntata, questa, che trasuda “Breaking Bad” da tutti i pori. La vicenda si svolge interamente nel deserto, con Saul e Mike che lottano per non morire di stenti. È importante ricordarsi il motivo per cui i due sono sperduti nel deserto: Saul, per conto di Lalo, deve andare a recuperare sette milioni di dollari per la cauzione del suo cliente (tra l’altro, chi dà i soldi all’avvocato? I terribili fratelli Salamanca, personaggi importanti di “BB”). Goodman, tuttavia, subisce un’imboscata da alcuni narcotrafficanti, ed è proprio Mike a salvargli la vita. Dopo un guasto con la macchina i due si ritrovano a piedi, in mezzo al nulla.

Saul Goodman nel deserto. Da www.twitter.com

Qui è impossibile non ricordare l’episodio 8 della seconda stagione di “Breaking Bad”. Nella scena del rapimento di Saul da parte di Walter e Jesse, l’avvocato esclama: “It wasn’t me, it was Ignacio! Yo soy amigo del cartel! Lalo didn’t send you?”

Saul, dunque, menziona due personaggi che all’epoca non erano mai stati mostrati (Lalo e Nacho sono presenti solo in “BCS”) e, soprattutto, urla la frase che gli ha permesso, nella 5×08 di “Better Call Saul”, di ottenere i soldi dai due cugini Salamanca, “Yo soy amigo del cartel”.

Si conclude qui questa lista dei momenti, come dire, più “nostalgici” di “Better Call Saul”. La perfezione con cui le due serie si uniscono è qualcosa di bellissimo e, probabilmente, unico nella storia delle serie TV.

Marco Nuzzo