Berrettini ed il sogno realizzato al Queen’s: adesso testa a Wimbledon

“Non voglio offendere gli altri trofei, ma questo è il più bello”. Parole di uno stratosferico Matteo Berrettini subito dopo aver trionfato nel torneo del Queen’s Club Championship di Londra, un vero e proprio sogno nel cassetto per il tennista romano. “Pensare al mio nome e al suo accostati è incredibile. Ho realizzato un sogno che avevo da bambino – ha aggiunto – questo torneo lo guardavo da piccolo in TV.” 

Nella finale del torneo londinese, antipasto del prestigioso Wimbledon, Matteo Berrettini ha sofferto il giusto e vinto meritatamente contro il britannico Norrie, chiudendo la pratica in tre set (6-4/ 6-7/ 6-3). Si tratta del primo italiano ad aver vinto questo torneo, motivo dunque di ulteriore soddisfazione.

Berrettini al Queen’s- Getty

Prima dell’atto finale, il tennista romano aveva letteralmente asfaltato qualunque avversario si presentasse davanti, riuscendo a non concedere loro nemmeno un set. Sì, senza dubbio questo torneo essendo un ATP 500 poteva presentare più nomi altisonanti di quelli che hanno poi partecipato, ma Berrettini ha dimostrato (ancora una volta) la pasta di cui è fatto. Il venticinquenne arrivava a Londra da testa di serie e favorito alla vittoria finale, oltre che da numero 9 al mondo. Una situazione sicuramente non solita per Matteo. Tuttavia, per come ha gestito tutto l’intero ATP, Berrettini ha dimostrato una consapevolezza nei propri mezzi stratosferica. Il tennista italiano ha subito davvero poco la pressione che aveva intorno e ha, ovviamente, giocato un ottimo tennis, che diventa addirittura eccezionale al servizio.

Per Matteo Berrettini si tratta del quinto titolo in carriera, oltre che il secondo successo stagionale dopo Belgrado, ottenuto a maggio su terra battuta. Il Queen’s però è diverso, è un torneo altamente prestigioso, è l’Atp 500 di antipasto all’attesissimo Wimbledon.

E adesso si punta proprio Wimbledon, dove Berrettini questa volta ci arriva con una fiducia ai massimi storici. Proprio sul prossimo evento inglese, Matteo si dice fiducioso:

“So di poter fare bene a Wimbledon. Certo, le condizioni di gioco sono diverse e tutti i giocatori hanno motivazioni extra, ma non avrei potuto immaginare un modo migliore di avvicinarmi allo Slam.”

Uno degli eventi sportivi più attesi dell’anno quello sui campi d’erba di Wimbledon. La suggestione poi, è dietro l’angolo! La finale di Wimbledon si terrà l’11 luglio, esattamente come la finale di Euro2020, sempre in terra inglese, partita a cui si candida fortemente a partecipare la Nazionale azzurra di Roberto Mancini. Suggestioni, ipotesi e sogni, molti sogni.

La certezza che abbiamo, se mai ce ne fosse bisogno di ricordalo, è che tra gli squilli di Sonego e il talento delle future stelle mondiali Musetti e Sinner, Matteo Berrettini è oggi il tennista italiano di riferimento, leader (silenzioso e poco riconosciuto) di un movimento che ha ormai ripreso una grandissima impennata nel nostro paese. Finalmente.

Marco Cavallaro