Era il 9 marzo 1959 quando alla Fiera dei giocattoli di New York fu presentata una bambola destinata a diventare molto famosa. Indossava occhiali da sole, un costumino a righe bianche e nere e costava tre dollari. Con i suoi capelli dorati, sorriso bianchissimo, occhi chiari e fisico perfetto e artificiale, impersonava la tipica ragazza californiana.
Nel corso degli anni, l’abbiamo vista con ogni look: trendy, fashion, red carpet, mamma, dottoressa, incinta, mora, afro, ma sempre al top. Poi, l’icona della bellezza perfetta ha lasciato via via il posto alle donne, quelle vere, con i loro pregi e i loro difetti che vanno ben oltre alla bellezza esteriore. Oggi, Barbie è la bambola che rappresenta tutte le donne.
Il progetto di Barbie Shero
Per ispirare il cambiamento, a partire dal 2015 nel mondo e dal 2018 in Italia, Mattel per Barbie ha dato vita al cosiddetto progetto “Shero”, dove le bambole più famose del mondo sono “sheroes“, le eroine al femminile del passato e del presente. L’idea viene dal grande successo della collezione Inspiring Women, una collezione formata da figure femminili che hanno fatto la storia, come la leggendaria Frida Kahlo, la prima pilota donna che ha attraversato l’Atlantico in solitaria, Amelia Earhart e la matematica afro-americana della Nasa che ha calcolato la traiettoria dell’Apollo 11 protagonista del film “Il diritto di contare” , Katherine Johnson.
In passato, la scrittrice Eva Chen e alla modella curvy Ashley Graham sono state trasformate in bambole, come anche le atlete Ibtihaj Muhammad e Gabby Douglas, la ballerina Misty Copeland e la regista Ava DuVernay.
Il programma sheroes cresce di anno in anno, regalando tributi alle personalità che influenzano le nuove generazioni: nel 2019, per i 60 anni di Barbie, si sono aggiunte altre 14 eroine dei nostri giorni; modelli femminili fonte di ispirazione in cui rispecchiarsi ognuna nel proprio settore, sono di ispirazione per le future generazioni di ragazze.
Si chiamano con la sigla OOAK, dall’inglese “One Of A Kind”, proprio perché hanno le sembianze di alcune “eroine del presente” uniche nel suo genere; dalla campionessa di box Nicola Adams alla di Wonder Woman Patty Jenkins, l’ambientalista australiana Bindi Irwin fino a Martyna Wojciechowska, giornalista polacca.
Tra queste, anche l’italiana Sara Gama: capitano della Juventus Football Club Femminile e capitano della Nazionale italiana femminile, laureata in Lingue e Letterature Straniere che dichiara:
“Sono felice di essere un esempio per le nuove generazioni nell’abbattere le barriere della società di cui lo sport a volte è specchio. Questo nuovo obiettivo mi spinge a dare sempre di più. Barbie accompagna da tempo l’infanzia delle bambine e mi piace che le ispiri a sperimentare i propri sogni attraverso il gioco”.
Tra le nuove ”sheroes” troviamo ancore Chloe Kim, Çağla Kubat, Hélène Darroze, Hui Ruoqi, Leyla Piedayesh, Lorena Ochoa, Xiaotong Guan, Yuan Yuan Tan e Vicky Martin Berrocal.
Che cosa hanno in comune tutte queste donne?
Sono alcuni tra i migliori modelli femminili del mondo; donne che si sono realizzate grazie ad una brillante carriera sportiva o lavorativa, di paesi e culture differenti e che sono destinate a lasciare il segno. Donne forti e coraggiose che hanno sfidato le regole e i pregiudizi senza lasciarsi intimorire.
Come ha dichiarato Lisa McKnight, direttore generale e vicepresidente senior di Barbie in un comunicato stampa:
“Con oltre 200 carriere, sei corse per la presidenza e un viaggio sulla luna prima di Neil Armstrong, Barbie continua a evolversi per essere un modello di riferimento moderno e rilevante per tutte le età. La missione di Barbie è quella di ispirare il potenziale infinito che c’è in ogni bambina. È per questo che renderemo omaggio a tantissimi modelli d’ispirazione femminili in occasione della Festa Internazionale della Donna: sappiamo bene che non puoi essere ciò che non vedi. Le bambine hanno sempre giocato a ricoprire ruoli differenti e intraprendere carriere di ogni tipo insieme a Barbie e siamo entusiasti di poter puntare i riflettori su modelli d’ispirazione femminili della vita reale, che ricordino alle bambine di poter essere tutto ciò che desiderano.”
Per i 6o anni della fashion doll più ispirazionale di sempre, Mattel ha dato vita al programma “Dream Gap”. L’idea nasce da una ricerca per cui si è verificato che le bambine intorno ai 5 anni iniziano a perdere fiducia nelle proprie capacità. A differenza dei loro coetanei di sesso maschile, intorno a quest’età le bambine cominciano a entrare nella mentalità per cui alcune carriere non le potranno intraprendere. La campagna #ChiudiamoIlDreamGap lanciata da Barbie punta a sensibilizzare maggiormente famiglia, scuola e società su questo argomento. Mattel devolve un dollaro per ogni bambola venduta a sostegno del Dream Gap Project; un’iniziativa ideata per aiutare le bambine a credere nel proprio talento e a immaginare tutto ciò che possono essere nel loro futuro, per fare in modo che le ragazze abbiano pari opportunità rispetto ai ragazzi.
Barbie ha anche lanciato l’hashtag #MoreRoleModels per invitare le donne di tutto il mondo a condividere i modelli femminili che le hanno ispirate. Chi diventerà la nuova sheroes nel 2020?
Attenta, potresti essere proprio tu!