“Aspasso” per Bologna: la prima bici per il trasporto dei disabili

Negli ultimi tempi, il bike sharing è diventato uno dei più grandi fenomeni di mobilità metropolitana, un progetto avviato in diverse città europee che sta riscuotendo un grandissimo successo. Non c’è nulla di meglio che godersi la bellezza di una città in sella della propria bicicletta, baciati dal sole e accarezzati dolcemente dal vento.

Partendo dell’idea del bike sharing e dalla consapevolezza di dover eliminare ogni sorta di barriera, lo scorso mercoledì 4 Maggio è stata inaugurata a Bologna “Aspasso”, una bicicletta ideata e costruita appositamente per permettere a famiglie, amici, operatori di trasportare persone con disabilità motorie, senza che queste si debbano spostare dalla sedia a rotelle. Dopo un primo test a Senigallia (Ancona), da questo mese “Aspasso” sarà a disposizione dei cittadini e dei turisti, che potranno sfrecciare tra le strade di Bologna, sulle piste ciclabili, in piazza Maggiore, o tra i vicoli del centro.

Non poteva non essere la prima Velostazione d’Italia il test naturale di questo progetto-pilota, che andrà avanti fino al prossimo autunno: la velostazione Dynamo, una realtà aperta da qualche mese a pochi metri dalla Stazione centrale di Bologna è dedicata proprio a chi si muove con i pedali, con un parcheggio custodito, un’officina per l’assistenza meccanica e il servizio noleggio.

A partire dal 5 maggio, quindi, “Aspasso” sarà a disposizione di chi vorrà provarla e noleggiarla al costo e alle condizioni di una bicicletta standard. Il mezzo è leggero, semplice da usare e non richiede particolari abilità fisiche. Il funzionamento è molto semplice: sulla parte anteriore della bicicletta vi è una pedana dove in dieci secondi si può agganciare la sedia a rotelle al telaio, e legarla poi con una cintura di sicurezza. Un sistema di pedalata assistita e di retromarcia consentono poi al conducente, un amico o un parente, di muoversi e di trasportare senza troppi sforzi il passeggero, che resta sempre seduto.

All’inaugurazione hanno partecipato anche ospiti d’eccezione, quali Silvia Bertoluzza, Nicoletta Tinti e Giancarlo Aquilini della Compagnia InOltre, tre artisti straordinari che si sono distinti nel panorama teatrale italiano: Tinti, danzatrice ed ex campionessa olimpionica oggi disabile, danza muovendo le gambe di Silvia, mentre Giancarlo, che a causa di un problema può suonare con la sola mano sinistra, le accompagna al pianoforte.

Ideata e prodotta nei Paesi Bassi, la bici “Aspasso” è arrivata in Italia grazie a un’azienda di Senigallia, la Protec Ambiente, che ha deciso di importarla per promuovere un’idea di mobilità sostenibile, solidale, veloce e a emissioni zero. La bici è attualmente in uso alla cooperativa sociale Casa della Gioventù di Senigallia, permettendo agli operatori di accompagnare i ragazzi disabili agli stabilimenti balneari o in giro per la città. Bologna, tuttavia, è la prima città di grandi dimensioni dove si dà il via ad un progetto-pilota che ha una connotazione prioritariamente turistica. Perché Bologna deve essere una città accessibile a tutti, anche a quelli che decidono di visitarla per un breve periodo.

Il successo di “Aspasso” si deve soprattutto al passaparola del web e all’entusiasmo con cui si è reagito alla notizia, elementi che fanno ben sperare nella possibilità di allagare il progetto sia ad altre città, prima fra tutte Torino, che ad altri utilizzi.