Articoolo: l’algoritmo intelligente si improvvisa scrittore

Si chiama Articoolo l’algoritmo intelligente ideato da una startup israeliana che si è promessa di voler aiutare (almeno questo è quello che ha affermato) giornalisti, scrittori, blogger e più in generale tutti coloro che hanno necessità di scrivere un testo. In che modo? Semplicemente dovranno limitarsi a guardare la macchina scrivere per loro!

L’utilizzo di questa sorta di robot che scrive articoli è molto semplice. Una volta collegati al sito internet non bisogna far altro che riassumere in pochissime parole l’argomento da trattare, utilizzando dalle 2 alle 5 parole massime. Successivamente occorre precisare la lunghezza del testo desiderato fino ad un massimo di 500 parole, a cui si aggiunge inoltre la possibilità di scegliere se fargli creare articoli che puntino ad essere unici nel loro genere o che siano facilmente leggibili. A questo punto non resta che aspettare il tempo necessario affinché il robot faccia una ricerca sull’argomento su tutti i database in suo possesso e infine completi la stesura del testo richiesto. Ovviamente il tempo di attesa può variare a seconda della lunghezza del testo selezionata e anche dalla complessità dell’argomento trattato. Ma non è tutto. L’utente viene invitato ad intervenire e a curare eventuali imperfezioni che potrebbero venir fuori, questo perché Articoolo, grazie ai suoi complessi algoritmi, è in grado di creare più di 100 articoli diversi tutti riguardanti sempre lo stesso argomento.

Il “piccolo” robot non è il primo ad aver tentato questa impresa rivoluzionaria a precederlo negli anni sono stati Quill, altro software che rileva le info più significative di un testo e le mette insieme in una forma elegante, seguita da Swift-Speare l’app con offre un’interfaccia grafica per scrivere poesie e ancora True Love, il progetto di narrativa nato in Russia generato interamente da un computer. E’ davvero il caso di preoccuparsi? Secondo una stima del New York Times, entro 15 anni il 90% degli articoli sarà scritto da un computer, rimpiazzando completamente chi fa questo lavoro. Per ora il servizio è disponibile solo in inglese è stato avviato poco tempo fa e si trova ancora in fase di test e sviluppo ma, nonostante questo, le aspettative sono molto alte e il robot sembra promettere bene. Se fino a poco tempo fa le persone che desideravano scrivere un testo dovevano sedersi a tavolino raccogliendo le idee per poi sviluppare l’argomento, con il passare degli anni dovranno abituarsi sempre più all’idea di ricevere un supporto “amico”.

Erminia Lorito