A Firenze, trovata la tomba della Gioconda!

L’Italia è stata fin dalla sua “nascita” assoluta culla dell’arte, capace di partorire alcune delle più grandi menti e opere d’arte mai conosciute dall’uomo. Dal medioevo e per tutta l’era moderna, eccellenti personalità hanno dato vita ad opere di magica suggestione che hanno affascinato intere generazioni d’appassionati. Sicuramente tra le più amate e studiate vi compare la Gioconda, ritratto di Lisa Gherardini, sposa del facoltoso mercante di seta Francesco Del Giocondo.

Eseguita da Leonardo Da Vinci tra il 1503 – 1506, ora conservata al Museo del Louvre, è in assoluto l’opera d’arte più mitizzata della storia, tanto ammaliante quanto misteriosa da affascinare dopo tutto questo tempo studiosi ed appassionati, con tanti vuoti ancora da riempire che man mano trovano soluzione. Dopo quasi 500 anni dalla morte, si sarebbe trovata la tomba della Gioconda!

Difficile ovviamente stabilirlo con certezza, ma con altissima probabilità, si sono scoperte a Firenze dei piccoli frammenti d’ossa nella cripta del convento di Sant’Orsola. Fin dalla prima scoperta, la Monna Lisa ha suscitato un assoluto magnetismo, maliziosa, pudica e sfacciata allo stesso tempo, serena ma malinconica come nessun’altra, semplice nei tratti ma tormentosa nell’espressione del viso.

Da recenti affermazioni del dottor Silvano Vicenti (coordinatore del comitato per la valorizzazione dei beni culturali e capo della squadra tecnica), è molto probabile che i resti trovati nei sotterranei del convento siano proprio i suoi, della “madonna” più amata della storia dell’arte.

Resti studiati ed analizzati col “carbonio 14” riportano a una data quasi certamente compatibile con la morte della Gioconda, 1542. Ancora un’assoluta certezza non si può certo affermare, ma la grande probabilità e numerose fonti storiche appartenenti al convento e sulle successive disposizioni delle sepolture pongono importanti mattoncini in più, verso una definitiva risoluzione.

Sicuramente tale ricerca proseguirà più rigogliosa che mai, tentare e magari riuscire a risolvere tale mistero quasi vorrebbe dire colmare la sua forte ambiguità e sentirsi un po più vicini a tale dama, poco più che ventenne quando Leonardo Da Vinci le dedicò il dipinto. Sperando in una “rapida” soluzione per la magnificenza della scoperta, un’eventuale conferma, di certo aumenterà il fascino attorno al dipinto, facendoci immedesimare a quell’incredibile momento storico ed artistico, sapendo che tutto ebbe vita, metterci in contatto, con la mente e col cuore al momento della creazione, fatto di incontri, pennelli, pose, luce ed attese mentre immancabilmente artista e la Lisa instauravano una relazione indistruttibile.

Mai stato un semplice ritratto, mai stato un semplice dipinto, la Gioconda è per antonomasia simbolo dell’arte occidentale, speriamo cari lettori di Social Up, che tale mistero trovi presto una felice conferma e per saperne di più non vi resta che prendere e partire per un weekend a Firenze alla ricerca di nuove informazioni sul caso!

Alfonso Lauria