Il Victoria’s Secret Fashion Show 2019 è annullato. Non è stata rilasciata nessuna dichiarazione ufficiale, ma sembra che non sia neanche iniziata la programmazione. Negli anni precedenti si avevano notizie precise già da inizio estate per l’evento di novembre. Ma quest’anno no… scopriamo perché.
Lo spettacolo, una volta l’evento più visto dell’anno, trasmesso anche dalle reti tv americane ABS e CBS, quest’anno non avrà luogo per problemi di immagine del brand. Lo conferma Shanina Shaik, ambasciatrice di lunga data di Victoria’s Secret, all’Australian Daily Telegraph a luglio. Nell’intervista l’angelo lascia intendere che il colosso della lingerie stia affrontando una fase di cambiamento di immagine per tornare ”più forte di prima”. La presunta operazione di rebranding si fonderebbe sul concetto di inclusività, su cui l’industria degli angeli avrebbe molto da lavorare.
Le accuse di mancata inclusività
Più volte Victoria’s Secret è stata accusata di mostrare un unico tipo di bellezza in passerella, come quella delle celestiali top model come gigi e Bella Hadid, Adriana Lima, Irina Shaik, Sara Sampaio, Alessandra Ambrosio e molte altre. E’ risaputo che le modelle di Victoria’s Secret seguano un serrato programma di allenamento e alimentazione per affrontare lo show. I requisiti fisici per diventare angeli sono avere un fisico asciutto e scolpito, tuttavia essere più formose delle tipiche modelle da passerella, ma rientrare nelle misure standard, 34-24-34. Una richiesta che sembra paradossale, essere magra ma formosa, giunonica ma scolpita. Per questo le critiche arrivano anche dall’interno. La modella britannica Karlie Kloss ha appeso le ali al chiodo nel 2015 affermando di non essere d’accordo con l’idea di bellezza monolitica che il marchio propone alle giovani donne, facilmente plagiate dall’immagine del corpo perfetto.
Anche Kate Upton, formosa modella da copertina di GQ e la top model plus-size Ashley Graham hanno commentato le sfilate di Victoria’s Secret sottolineando la necessità di ogni donna di sentirsi rappresentata e dicendosi stufe di vedere sempre sfilare lo stesso tipo di corpo.
La fantasia di bellezza di Victoria’s Secret
A tal proposito, l’ex direttore marketing di Victoria’s Secret Ed Razek, si era espresso in modo controverso durante un’intervista per Vogue. Secondo lui gli spettatori degli show non sono interessati a vedere modelle plus-size o transgender sulle passerelle, come dimostrato dal basso share televisivo della campagna Victoria’s Secret plus-size del 2018. Questo perché “lo spettacolo viene da una fantasia speciale”. La fantasia in questione è la stessa del fondatore, Roy Raymonds. Negli anni 70 il signor Raymonds ideò i primi modelli per regalare della lingerie sexy e femminile a sua moglie, che differisse dalle vesti floreali e noiose in voga all’epoca. Lingerie fatta per le donne da uomini con una selezione elitaria delle modelle. Victoria’s Secret viene dalla fantasia di un uomo? A questo punto sembra una considerazione plausibile, ma come per tutte le case di moda ed il mondo in generale, il cambiamento è necessario alla sopravvivenza.
Qualcosa sta cambiando
Dopo il licenziamento di Razek e un calo delle vendite conseguente alle compromettenti dichiarazioni, il brand per risanare la sua immagine ha assunto la modella brasiliana transgender Valentina Sampaio. Lei sui suoi social condivide fieramente i post affiliati al brand usando l’hashtag #diversity. Con questa mossa il brand vuole aprirsi alle novità abbracciando inclusività sia fisica che sessuale, uscendo dai propri canoni. In ogni caso, il Victoria’s Secret Fashion Show 2019 non si farà. All’inizio dell’anno l’amministratore delegato della compagnia Leslie Wexner ha confermato che lo spettacolo non verrà trasmesso in TV. Con una nuova ottica inclusiva e più defilata rispetto ai grandi schermi, Victoria’s Secret sembra avere qualcosa in serbo per la prossima stagione.
Crediamo fortemente in questo cambio look, a patto che sia sincero. Non solo orientato ad un incremento delle vendite.