Animali Fantastici – I Crimini di Grindelwald: un sequel ambizioso e ben riuscito firmato J. K. Rowling

Visto in anteprima giorno 14 novembre al Cinema Ariston di Catania, Animali Fantastici I crimini di Grindelwald è un sequel riuscito, sotto diversi aspetti migliore del primo capitolo: ad esempio per la maggiore capacità di coinvolgere lo spettatore in una trama che si fa sempre più fitta e diventa più adulta, arricchendosi di personaggi e colpi di scena , destinati ad incidere (in maniera indiretta) anche sulla storia di Harry Potter, rivelando retro-scena non ancora conosciuti e non di poco interesse, a dimostrazione che J. K. Rowling, co-sceneggiatrice del film, può permettersi di ampliare il mondo fantastico da lei creato anche attraverso i film, non soltanto con i suoi libri.

Se la prima pellicola di Animali Fantastici era quasi un preludio per presentare Newt Scamander, un mago timido ed eccentrico, profondo conoscitore delle creature fantastiche, che ama e di cui si prende cura come se fossero degli esseri umani, questo secondo film è fin da subito più ambizioso del precedente, come mostra la regia di Yates, qui più spettacolare e corale e al contempo più veloce e rapida nel seguire contemporaneamente le vicende di numerosi personaggi, molti dei quali vengono introdotti proprio in questo secondo film: primo tra tutti Silente, qui nelle vesti di un giovane professore, accattivante e sicuro di se (interpretato in modo convincente da Jude Law, ben scelto in tale ruolo).

Dal punto di vista della narrazione I crimini di Grindelwald ha molto più ritmo di Animali Fantastici e dove trovarli, perché è concepito per certi versi come un thriller-mistery in cui bisogna scoprire la verità su molti misteri: prima di tutto la vera identità di Credens, l’obscuriale sopravissuto e poi, i veri obiettivi di Grindelwad, personaggio che si svela più complesso rispetto a quanto visto nel primo episodio, un leader rivoluzionario, potente, ma anche astuto, che seduce i maghi per portarli dalla sua parte, un perfetto avversario di Silente.

 

Un nemico intrigante, ben intrepretato da un canuto Johnny Deep, che in questa pellicola appare quasi rinvigorito dal nuovo look bianco e ribelle. Nel primo film invece l’attenzione per il nemico era molto meno marcata ed il regista si soffermava forse un po’ troppo su vicende meno importanti. Più che dei Crimini di Grindelwald, il sequel parla delle astuzie di quest’ultimo, mescolando diversi elementi: azione, mistero e magia, caratteristiche fondamentali della saga di Harry Potter. Ad esse però si aggiunge qualcos’altro, una maggiore attenzione per le Creature Fantastiche (del resto sono loro che danno nome alla nuova saga) e soprattutto per il personaggio di Newt Scamander.

Se già nel primo film Eddie Redmayne aveva reso proprio con facilità e disinvoltura questo bel personaggio, è nei Crimini di Grindelwald, nel momento in cui Scamander si confronta con grandi maghi come Silente e Grindelwald, ma anche con altre figure come suo fratello Theseus (Callum Turner) e la donna amata Leta Lestrange (Zoë Kravitz, figlia di Lenny Karvitz), che si comprende meglio la vera natura del suo carattere: egli è di fatto un ribelle, un mago anticonvenzionale, al punto da essere espulso da Hogwarts, dotato di talento e di conoscenze uniche sulle creature fantastiche, che lo rendono eccentrico come i suoi animali, ma come loro anche scaltro e imprevedibile.

La sua sincerità impacciata, assolutamente disinteressata da qualsiasi brama di potere, il suo coraggio e in fondo la sua capacità di trovare soluzione bizzarre e atipiche, lo rendono un alleato perfetto per Silente, il quale (come farà con Harry nella saga a lui dedicata) lo sceglie come protagonista fondamentale dello scontro con il suo potente nemico Grindelwad, destinato a svolgersi nei film successivi.

Ben costruito il rapporto tra Silente e Newt Scamander, così come le relazioni tra i diversi personaggi introdotti. Sono le new entries a dare ad Animali Fantastici 2 una marcia in più (ben scelto il cast), assieme ad una buona sceneggiatura, che si vede essere stata scritta direttamente dalla Rowling. La scrittrice inglese trae fuori dal cilindro personaggi, invenzioni e astuzie che danno ad Animali Fantastici 2 tutto un altro tono. Le scene action e gli effetti speciali,  ben realizzati e potenti, sopratutto sul finale, condiscono bene il film, regalando un buona dose di gradevole intrattenimento.

Forse qualche risvolto della trama è un po’ troppo affidato a casualità, alcune delle quali forse verranno spiegate nei film successivi, ma l’andamento caotico è in linea con lo stile di Animali Fantastici, lo stile anticonvenzionale e rocambolesco di Newt Scamander, personaggio pieno di attrattiva, destinato a crescere nei prossimi film.

Rimane invece deludente la figura di Tina Goldstein (Katherine Waterston), che già nel primo film non era poi così convincente e forse era uno dei motivi, in mancanza della nutrita schiera di personaggi di I Crimini di Grindelwald, della maggiore lentezza di Animali Fantastici e Dove trovarli, lì dove il film indugiava per lo più sul rapporto su Goldestein e Scamander, a lungo andare non poi così carico di interesse.

Sul finale, la grande rivelazione di Grindelwald (che non sveliamo, pena la gogna mediatica), pone le basi per un racconto in grande stile, con cui la “maga della scrittura” Joe Rowling, adesso sceneggiatrice a tutto tondo, saprà molto probabilmente ammaliarci anche stavolta.

Francesco Bellia