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Alla scoperta di Leonardo Spinazzola

La carriera di Leonardo Spinazzola è stata abbastanza imprevedibile, un po’ come i pronostici calcio che non si sa mai come vadano a finire. Il terzino sta disputando gli Europei con la nazionale azzurra dimostrando qualità tecnico tattica, che fonda ad una capacità di corsa per tutta la durata della partita, avendo resistenza fisica e la possibilità di compiere accelerazioni improvvise che mandano in difficoltà gli avversari.

Queste sue prestazioni, in aggiunta alla stagione che ha fatto alla Roma sotto la guida di Fonseca hanno attirato addirittura le attenzioni del Real Madrid che secondo alcuni media sono pronti a fare un offerta che si avvicina ai 30 milioni di euro.

È un giocatore che può essere impiegato in vari ruoli tra difesa e centrocampo prevalentemente sulla fascia sinistra anche se in caso di emergenza ha giocato anche anche a destra. La sua carriera inizia nel settore della Virtus Foligno, squadra della città dov’è nato il 25 marzo 1993, dove trascorre il periodo dai 6 fino a 14 anni, età nella quale compie un primo passo importante passa al Siena. Le sue prestazioni danno parere positivo alla Juventus che lo acquista per il suo settore primavera. Spinazzola a Torino vince il premio come miglior giocatore del torneo di Viareggio 2012. L’anno successivo viene mandato in prestito all’Empoli in Serie B dove debutta  anche se finirà la stagione al Lanciano sempre con un trasferimento provvisorio. Per farsi le ossa e accumulare esperienza viene ceduto nel corso degli anni a Siena, (società che poi fallirà), Atalanta, Vicenza e Perugia, prima di ritornare ancora in prestito a Bergamo nel 2016 diventando un giocatore importante per il mister Giampiero Gasperini che lo fa crescere.

Nell’annata successiva continua ad essere uno dei giocatori titolari della squadra prima che un infortunio al ginocchio provochi la rottura del crociato che lo costringe a stare fermo ai box per parecchio tempo.

Ancora convalescente torna alla Juventus, società ancora proprietaria del suo cartellino e nonostante con i bianconeri giochi solo 10 partite, partecipa alla Champions League e vince i suoi primi trofei che consistono nello scudetto e nella supercoppa.

La Juventus, dopo tanti anni decide di non credere più nel giocatore e così lo mette sul mercato avviando una trattativa che si concluderà positivamente con la Roma che lo acquista in un’operazione che vede coinvolto anche Luca Pellegrini che fa il percorso inverso.

A gennaio 2020 sta per passare all’Inter in uno scambio con Politano ma alcuni problemi fisici riscontrati dai medici nerazzurri, fanno saltare l’affare e così il giocatore è costretto a tornare nella capitale dove finalmente diventa un titolare imprescindibile mettendo da parte tutte le possibili polemiche sulla sua salute e integrità fisica.

 Così, grazie anche al fatto che gli Europei sono stati posticipati a causa della pandemia, viene convocato in nazionale da Mancini e nella prima gara, vinta 3 a 0 contro i turchi ottiene il riconoscimento come miglior giocatore in campo.

Spinazzola è difensore moderno che sa mescolare le due fase di gioco, offensiva e difensiva, con spiccate doti fisiche. Deve migliorare dal punto di vista realizzativo visto che spesso grazie a dribbling e finte, riesce a disorientare i difensori avversari entrando  dentro l’area di rigore. Ha grande velocità palla al piede e riesce con discreta facilità ad affondare sull’esterno.

Per il suo stile di gioco è stato paragonato a Gianluca Zambrotta, modello al quale lo stesso Spinazzola ha detto d’ispirarsi.

redazione