A Panama si piange per la prima vittima 13enne del coronavirus

Dopo aver colpito Cina, Corea del Sud e Italia il coronavirus sta iniziando a diffondersi a macchia d’olio in giro per il mondo al punto da essere stata definito come pandemia e non più epidemia. I morti per il mondo continuano a crescere in maniera rilevante con Cina e Italia che si contendono il primato, mentre gli altri stati ancora stanno valutando le misure di quarantena e come valutare il numero dei deceduti.
Premesso che, come ha ricordato anche il Premier Giuseppe Conte in conferenza stampa, i numeri dei deceduti, brutalmente sciorinati, sono principalmente persone e come persone devono essere trattati nel rispetto anche dei cari che li piangono senza poter dare una giustificazione a quanto sta succedendo.
Se in Italia è vero che l’età media dei deceduti è più alta rispetto agli altri stati, questo non vuol dire, come alcuni si sono convinti, che i giovani siano immuni al virus Covid-19.
Purtroppo a testimonianza di questo non possiamo non sottolineare come a Panama di pianga la giovane vittima 13enne da tempo ricoverata all’ospedale pediatrico della capitale, Hospital de Especialidades Pediátricas.

Una notizia terribile comunicata proprio dal ministero della Salute del Paese durante la consueta conferenza stampa giornaliera. Era una delle vittime più giovani registrate nel Paese e si tratta di una anomalia rispetto all’età delle vittime attualmente molto più alta.

Andrea Calabrò