Noi siamo Natura: la scuola online per riconnettere lo spirito

Di Giulia Testa per Social Up!

Noi siamo amanti della natura,

noi siamo cercatori di avventure,

noi siamo viandanti,

noi siamo escursionisti,

noi siamo esploratori,

noi siamo rewilders,

noi siamo wildness.

Una foglia verde come icona dell’URL, immagini di boschi e scritte verdi su sfondo bianco, in stile essential. Un bottone che invita a get wild. Il loro sito web inizia così, con questo mantra. We Are Wildness non è una setta o un circolo superstizioso, ma un coraggioso e ottimista progetto psico-ambientale nato da un iniziativa di alcuni giovani appassionati.

Il tutto, recitano i crediti, Made With Love from Vancouver Island.

Dal 2011 la loro missione, dichiarano, è migliorare la salute del pianeta ‘nel mondo moderno’ ispirando le persone a riconnettersi con la natura. Ispirazione e consapevolezze sono i pilastri del loro programma, che cercano di diffondere attraverso il web, convogliando tecnologia e ambiente (mix definito ironico da loro stessi) per creare una vera e propria community. Usano la prima persona plurale nei loro appelli, perché nessuna intimità con la natura è possibile da sola: i membri condividono storie, esperienze, fotografie e qualsiasi contenuto possa risvegliare il senso di selvaggio che c’è in ognuno di noi. Lo dicono con una semplice somma: Nature + Community= Happy Vibes!

Per questo, cercano volontari, i cosiddetti ambasciatori. Persone da tutti i paesi che abbracciano il loro wildness interiore, persone gentili e curiose, coraggiose e avventurose, e che possano diffondere il messaggio in ogni parte del mondo.

WAW si tratta quindi innanzitutto di un blog, che riflette una comunità umana prima che virtuale. Tra i tag troviamo Nature Connection, Wild Spirit, Wild Mind, Enviromentalism e sotto di essi articoli come ‘Creare uno spazio di meditazione all’aperto’, ‘5 consigli eco-friendly per viaggiare’, ‘Come gli alberi migliorano la nostra esistenza’. Che uno creda o meno a questo tipo di approcci alla vita, offrono spunti di riflessione anche al più scettico. E potete scrivere anche voi!

Affiancato alla condivisione sociale, c’è un vero e proprio sistema educativo appena creato chiamato We Are Wilderness U, dove U sta per University. In parole povere, una scuola dove imparare ‘con la natura, per la natura e dalla natura’. Dei corsi tenuti da professori, scienziati e dottori sono disponibili online a prezzi irrisori (e se insoddisfatto, si ha diritto a un rimboso); l’ultimo in ordine di tempo è il Natural Born Tracker – How to Track Wildlife di Chris Gilmour.

Ogni corso, generalmente della durata di un anno, ha la sua spiegazione, un video informativo, un gruppo di discussione e un quiz di venti domande per verificare le conoscenze finali.

Ovviamente, nessun voto. Lo scopo è la coscienza, non la valutazione.

Avete intenzione di diventare professore alla WAWU? Potete proporvi anche per questo.

Sebbene letteralmente wildness significhi stato brado, assenza di addomesticamento, non c’è niente di sregolato o primitivo nel cambiamento mentale che viene proposto, non si tratta infatti di vivere al naturale come animali o in persecuzione del mito del buon selvaggio. Invece, è qualcosa di molto più semplice, che si può riassumere nel trovare il nostro piccolo lato rimasto selvatico che occasionalmente ancora sente il richiamo della natura, e sfruttarlo, studiarlo, sfogarlo. Le parole d’ordine sono re-connect, re-wild, re-learn e, il più importante, remember, proprio perché non viene dichiarato come un nuovo piano di vivere, ma da scoprire un’altra volta e da essere, appunto, ri-pensato . In fondo, astraendoci dagli artefici che abbiamo inventato, abbiamo uno spontaneo senso di appartenenza verso l’ambiente … a volte necessita di un aiutino per essere riportato alla memoria.

Altrettanto semplice è il corso numero uno della WAWU: la 30 Day Nature Challenge, spendere almeno mezz’ora al giorno per un mese in mezzo alla natura, secondo attività suggerite dal sito web. Attualmente conta più di dodicimila alunni, che giornalmente fanno rapporto di come sta andando la loro re-connection e si confrontano tra di loro.

Tutto ciò che si muove sulla Terra lascia un segno’, noi lasciamo un segno e interagiamo con quelli lasciati da altri. Prendersi del tempo per sé stessi e avvicinarsi all’ambiente, a ciò che ci ha creato, non è un impegno a tempo pieno, visto che richiede solo piccoli ma sensati ritagli di tempo, ma potrebbe davvero portare una svolta al nostro stile di vita.

 

Altro da dire?

Vai fuori. Sii selvaggio. Sentiti meglio!

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redazione