scozia assorbenti

C’è un Comune in provincia di Pisa che ha scontato l’IVA sugli assorbenti

Chiunque andrà a comprare gli assorbenti presso la farmacia comunale del piccolo borgo di Guardistallo, in provincia di Pisa, risparmierà il 22 per centro. Questa è la decisione presa dal Sindaco Sandro Ceccarelli, 44 anni, una moglie e tre figli maschi: “Qualche settimana fa la mia vice sindaca, Rosanna Salvatore, che ha quattro sorelle, tutte con figlie femmine, mi ha evidenziato il problema. Mi sono messo a fare quattro calcoli. Ed effettivamente, spalmata su tutto l’anno questa diventa una spesa in più ingiusta per le donne e le famiglie che vedono tassarsi un atto fisiologico come il ciclo mestruale. Questa, però non è una battaglia solo delle donne. Ma di tutti. Dell’intera società“.
 Non potendo eliminare direttamente l’Iva, che è una imposta nazionale, il Sindaco toscano, al suo secondo mandato, ha deciso come Comune di rinunciare al ricarico sul prodotto (che può arrivare fino al 22%). In questo modo le donne possono risparmiare esattamente l’aliquota Iva imposta dallo Stato.
Certo – afferma il sindaco – qualcuno obietterà che si tratta di pochi centesimi. E che come piccola realtà possiamo permetterci questa decisione. Ma la mia è anche una provocazione per sensibilizzare le istituzioni regionali, come la nuova giunta, e nazionali sul tema“. “La Toscana, sin dai tempi di Leopoldo II che per primo abolì la pena di morte, è stata la patria dei diritti civili, delle battaglie per migliorare la qualità della vita delle persone – rammenta Ceccarelli – Pensare di continuare a tassare gli assorbenti come le sigarette non è giusto. Soprattutto in un momento di crisi economica come quello innescato dalla pandemia. Gli assorbenti non sono un lusso“.

Un risparmio da non sottovalutare 

Guardistallo ha 1250 residenti, più della metà, circa 650, sono donne. E, secondo i calcoli dell’amministrazione comunale, circa 400 potrebbero beneficiare della misura. “Se anche ciascun nucleo familiare – spiega il sindaco – risparmiasse 10 euro ogni 12 mesi,  moltiplicando per 400 si tratterebbe di quattromila euro all’anno”.

 Grazie alla misura, per ora temporanea fino a gennaio, ma che il Sindaco sta cercando di far diventare definitiva, moltissime donne si stanno recando in farmacia per l’acquisto degli assorbenti. La richiesta della Comunale è infatti aumentata, mentre prima molte donne sceglievano di recarsi in negozi più grandi, magari in cerca dell’offerta per risparmiare un pò.

Il mio ciclo… è un lusso!

Purtroppo nel nostro Paese gli assorbenti sono tassati come beni di lusso e l’aliquota Iva relativa è peri al 22 per cento. Curioso però che per altri bene, chiaramente da considerarsi come “di lusso”, come ad esempio per il tartufo, l’aliquota relativa sia del 5 per cento. Insomma, cioè che si usa a causa del ciclo mestruale che ogni mese và a bussare alla porta di noi donne è un bene di lusso, i tagliolini al tartufo un pò meno. Peccato che le donne non possano scegliere di avere quella visita mensile di cui, siamo oneste, faremo volentieri a meno.
Anche in questo caso l’Italia si conferma un Paese che nulla fa per essere vicino e dalla parte delle donne.
Speriamo che la piccola rivoluzione, che parte dal borgo toscano di Guardistallo, possa continuare in moltissimi altri borghi e città di Italia.
Sharon Santarelli