Diplomazia: al Teatro Elfo Puccini al via la nuova stagione

E’ Diplomazia, di Cyril Geryl, per la regia di Elio De Capitani e Francesco Frongia, ad inaugurate la stagione 2020 del Teatro Elfo Puccini di Milano: una convincente rappresentazione teatrale che segna un auspicato ritorno nelle sale del Teatro D’arte Contemporanea di Milano, dopo il periodo di stop imposto dal lockdown.

In scena dal 16 ottobre al 22 novembre, lo spettacolo cui abbiamo assistito il 16 ottobre (prima teatrale) si è svolto nel pieno rispetto delle norme volte a garantire il distanziamento sociale, sia per quanto riguarda l’ingresso degli spettatori in sala, sia nella disposizione dei posti a sedere.

I due interpreti principali della rappresentazione sono Elio De Capitani e Ferdinando Bruni, i quali impersonano il generale Dietrich von Choltitz, governatore di Parigi durante l’occupazione nazista, e il console svedese Raoul Nordlin, il diplomatico del titolo, il quale si incarica di un compito a dir poco complesso e sottile: convincere il generale nazista a non distruggere Parigi, atto disperato che è stato ordinato a Von Choltiz direttamente dal Reich. Siamo nel 1943 e Parigi  è sotto assedio, gli alleati sono ben organizzati e le truppe tedesche sono in scarso numero per difenderla: l’unica opportunità per ritardare l’ingresso degli alleati in Germania per i Nazisti è l’agghiacciante scelta di fare detonare i ponti per far si che la città parigina (e i suoi abitanti) vengano sommersi dall’acqua…

Su questo dilemma si incardina l’intero spettacolo teatrale. E’ possibile, lecito e giusto per il generale nazista opporsi a tale evento? Egli è veramente responsabile di ciò che accadrà? E quali sono le reali a cause e le possibili conseguenze di questo gesto?

Da un lato l’onore del generale nazista, la sua fede al Reich, il suo essere tutto d’un pezzo nel non voler scendere a compromessi; dall’altro l’estro irriverente, ironico,  provocatorio e acuto del diplomatico si scontrano sul palco sotto l’occhio attento degli spettatori, in un botta e risposta che è ben calibrato dalla regia e dalla buona prova degli attori. Un duello senza armi il loro, che è davvero ben rappresentato al livello scenico, attraverso attacco e difesa verbali dei rispettivi personaggi. Un duello che li porterà a riconoscere quale sia il vero nemico…

Diplomazia - Teatro Elfo Puccini

Lo spettacolo, tratto dall’opera dello sceneggiatore francese Cyril Geryl  e tradotto da Monica Capuani, si muove al confine tra il thriller politico e la commedia brillante, riuscendo abilmente a giostrare ironia e dramma, senza mai perdere di vista il punto cruciale dell’opera rappresentato dalla domanda: come ci si può opporre al “Parigi Delenda Est“. La risposta non sta nelle armi, nell’ottusità del Reich o nella cieca obbedienza agli ordini, alla fede cieca in un “falso credo”, ma nella diplomazia, nelle domande scomode, nel riscoprire la sostanza dei principi e dell’umanità, attraverso una retorica non sofistica e fine a se stessa, ma al contrario densa di contenuti e di principi.

Parigi diventa così simbolo di qualcos’altro: un’occasione di redenzione, un monito, un atto di ribellione contro il vuoto lasciato dalla distruzione. Il “pensiero laterale” del diplomatico svedese (un brillante Ferdinando Bruni) trova scorciatoie, strade segrete, lì dove il rigore assoluto del generale sembra inizialmente non offrire spiragli. Ma la verità è sempre più complessa di quanto sembri…

Elio De Capitani, anche regista, offre un’ottima prova recitativa, calandosi nel ruolo di un personaggio non molto conosciuto, purtroppo, ma dalle cui scelte dipesero esiti storici affatto indifferenti.

Lo spettacolo fa luce su uno di quegli episodi sottraendolo all’oblio, drammatizzando una vicenda densa di fascino (anche per come viene presentata agli spettatori) e di importanza: lo fa senza essere didascalico, con briosità, lasciando intendere quanto possa pesare il fardello delle decisioni di un comandante, in questo caso un affiliato al Partito nazista.

Teatro ELFO PUCCINI (Sala Shakespeare) di Milano: Spettacoli e Biglietti | Teatro.it

Spettacolo positivo, energico, anche concettualmente e per i messaggi veicolati è un gradevole ritorno al Teatro Puccini, anche considerando i periodi bui del lockdown che l’hanno preceduto. Buona anche la prova dei comprimari:  Michele Radice, Alessandro Savarese, Simon Waldvogel. 

Anche il pubblico ha dimostrato apprezzamento al termine della rappresentazione.

Francesco Bellia