Durante il lockdown boom di nascite in un zoo siberiano

E’ dall’inizio del lockdown che tutti sperano in boom delle nascite come conseguenza dei due mesi di chiusura. Un po’ come accade Colombia nel 1992 quando furono 27 mila i nuovi nati, con un incremento del 4 per cento, nove mesi dopo un lungo blackout elettrico. E’ ancora presto per dire se questo miracolo della vita si ripeterà anche adesso, ma i dati non fanno ben sperare. Il lavoro pubblicato sul Journal of Psychosomatic Obstetrics and Gynecology” condotto da un gruppo di ginecologi e urologi  delle Università di Firenze e Catania, infatti, ha dimostrato che  8 italiani su 10 che prima della pandemia non erano alla ricerca di un figlio, non si sono lasciati «tentare» dal periodo di isolamento. Non sembrerebbe sia andata così, invece, nel regno animale. A darne conferma uno zoo siberiano, il quale sta assistendo a un boom delle nascite di animali a seguito del lockdown.

ZERO VISITATORI E COCCOLE IN TRANQUILLITÀ

A notare un legame tra le nuove nascite e il periodo di chiusura dello zoo ai visitatori a causa del virus, Andrei Gorban, direttore dello zoo “Royev Ruchey” di Krasnoyarsk in Siberia. “A giudicare dal boom delle nascite”, ha dichiarato il direttore, “il blocco è stato chiaramente positivo per noi perché ora ci sono molti bellissimi e interessanti cuccioli di animali”. Alla grande famiglia dello zoo, infatti, si sono aggiunti nuovi animali: rare papere egiziane, cuccioli di renna, esemplari di lama e di scimmia cappuccina marrone. Notando la mancanza dei visitatori, gli animali si sono adattati alla nuova situazione. Tuttavia, non tutti hanno reagito nello stesso modo.

ANSIA E STRESS DA COVID ANCHE NEGLI ANIMALI

“Molti degli animali sono ansiosi perché non capiscono davvero cosa sta succedendo”, ha spiegato Gorban. Ad esempio, i dipendenti dello zoo hanno notato che un branco di cammelli sembra soffrire per la mancanza di visitatori. Secondo loro, infatti, i cammelli tendono a seguire tutti i dipendenti che passano davanti al loro recinto. Naturalmente la pandemia non ha effetti negativi solo gli animali. Sono soprattutto le finanze dello zoo a soffrire per la totale assenza di visitatori, ordinata a marzo dal presidente Vladimir Putin per fronteggiare la diffusione del virus.

CANGURI, LEMURI E PINGUINI: BOOM DELLE NASCITE IN PARCHI E ZOO

Lo zoo siberiano non è l’unico ad avere registrato un esplosione demografica. Abbiamo già parlato del caso di due panda giganti, che hanno deciso di accoppiarsi dopo 10 anni di convivenza. E’ un esempio il bioparco “Zoom” di Torino. Negli ultimi mesi sono nati 5 cuccioli di suricato, 1 lemure catta, 1 cucciolo di gazzella di Thompson, 1 lontra, 1 antilope Eland, 2 cuccioli di lama e 2 pinguini. Primavera di nascite anche al parco “Cappeller” di Cartigliano in provincia di Vicenza, dove accanto a un altro fenicottero nato eccezionalmente da un uovo abbandonato è venuto al mondo anche un piccolo canguro.

Catiuscia Polzella