Women: i nuovi ritratti fotografaci di Annie Leibovitz a Milano

Fino al 2 Ottobre, la Fabbrica Orobia a Milano, una smisurata location con i suoi 6 mila metri quadrati di superficie, trasformata da complesso industriale a spazio che ospita eventi culturali ed artistici, accoglierà l’unica tappa italiana della mostra Women: New Portraits, ossia i nuovi ritratti della famosa fotografa newyorkese Annie Leibovitz, che hanno girato il mondo. Definita dalla prestigiosa Biblioteca del Congresso una “Leggenda vivente”, l’affermata ritrattista divenne famosa come fotografa per la rivista Rolling Stones e nella tournée del 1975 dell’omonima band, mentre successivamente si concentrò nell’immortalare eventi storici e personaggi noti nei loro momenti più celebri.

La prima parte del progetto di ritrattistica femminile, intitolata “Women” risale al 1999, così come il libro in collaborazione con la scrittrice americana Susan Sontag, con cui la reporter ha condiviso quindici anni di vita. Nella presentazione di Women, Sotang scrisse: “Un libro di fotografie; un libro sulle donne; un progetto molto Americano: generoso, appassionato, originale e libero. Spetta a noi decidere cosa fare di queste immagini. Dopo tutto, una fotografia non è un opinione. O forse lo è ?”.

I 37 nuovi ritratti di donne famose, commissionati da UBS, arricchiscono il vasto mondo femminile della Leibovitz, e hanno l’obiettivo di sintetizzare i cambiamenti del ruolo della donna nella società contemporanea e di rappresentare le loro varie personalità. Artiste, musiciste, scrittrici, filantrope, attiviste, persino amministratrici delegate vengono ritratte non per la loro fotogenia, tantomeno per la loro bellezza ma per raccontare i risultati eccezionali che hanno raggiunto nei loro campi. Come afferma la fotografa stessa: “Non saprei nemmeno definire l’idea di bellezza. Forse non si tratta neppure di un motivo estetico, direi che mi piace raccontare con le mie fotografie quello che queste donne hanno fatto e quello che sono”.

All’interno della mostra, si nota che lo stesso personaggio spesso viene fotografato più di una volta nel corso degli anni, proprio per documentare l’evoluzione personale e sociale delle donne in questione. Certo che sono cambiate — spiega Annie — basterebbe pensare che qualche anno fa fotografavo Hillary Clinton in quanto first lady degli Usa e che ora potrei farlo in quanto prima presidente donna degli Stati Uniti. Ho già un appuntamento allo Studio Ovale: Hillary sarà presidente”.

Nella Fabbrica Orobia, troviamo ll’iconica foto di John Lennon nudo mentre abbraccia Yoko Ono, scattata l’8 dicembre 1980, proprio la mattina prima della sua morte, con accanto il primo piano di Yoko Ono a occhi chiusi del 1981. Da Adele, diva della musica pop che conta milioni di dischi venduti, immortalata a Londra nel 2015.  Ai Premi Nobel per la Pace, Malala Yousafzai nel 2014 e Aung San Suu Kyi nel 1991. Inoltre, oltre alle nuove immagini, la mostra milanese accoglie pure alcune immagini simbolo per la carriera dell’artista fotografica: la scrivania di Virginia Woolf (2009) , l’erbario di Emily Dickinson (2010), i doppi ritratti di Linda e Susan spogliarelliste di Las Vegas (1995).

Alice Spoto