Start-up nel settore del CBD: i casi di studio più interessanti

Oggi le start-up fioriscono in tutti i settori, con risultati più o meno soddisfacenti. Tra chi ce l’ha fatta, spiccano quelle nel mercato della canapa light, cioè con THC quasi pari a zero, che ha numeri vertiginosi in continua crescita.

Il mercato della canapa: i numeri da capogiro

Il mercato della canapa legale conta più di 12.000 occupati e genera un volume d’affari in costante crescita in Italia ma soprattutto in Europa. Infatti, mettendo insieme il fatturato relativo a questi prodotti privi di sostanze stupefacenti di Germania, Francia, Spagna, Danimarca, Paesi Bassi e altri Stati membri, si conta di arrivare ai 123 miliardi di euro entro il 2028. Infatti, si parla di cannabis light per indicare delle varietà selezionate quasi prive di THC in favore del CBD, cioè il cannabidiolo, che vanta effetti ansiolitici e rilassanti. Tutto ciò fa crescere l’interesse verso il settore che non produce solo hashish legale ma anche integratori alimentari, cosmetici, tisane, oli alimentari.

Casi di studio: le start-up che hanno fatto notizia

Insomma, si sta parlando di un mercato che presenta numeri da capogiro, un bottino ricco che nessuno vuol farsi sfuggire. Pertanto, diverse start-up si sono buttate nella mischia, uscendone vincitrici non solo dal punto di vista economico ma anche su altri fronti come, ad esempio, la sostenibilità.

Il caso Just Hemp e il fundraising da record

Creare occupazione e costruire un’economia sostenibile sono le basi di Just Hemp. L’idea di dar vita a un e-commerce di prodotti a base di cannabis light consegnati a domicilio entro un’ora dall’ordine, ha raccolto subito grande consenso tanto da chiudere la prima parte del fundraising con 70 milioni di euro raccolti.

Grazie al grande interesse nei prodotti a bassissimo contenuto di THC e maggiore concentrazione di CBD notoriamente rilassante, la start-up ha chiuso con un fatturato di 1,2 milioni e guarda avanti. Infatti, ora l’obiettivo è ingrandirsi assumendo nuovi rider per le consegne e andare alla conquista dell’Europa.

Il caso JustMary, la app sullo smartphone asfalta Google

La milanese JustMary ha segnato una pietra miliare nel mercato della cannabis light: è stata la prima dedicata ai prodotti a base di CBD a esser accettata sul Play Store Google. Seppur rimossa e infine reintegrata, la app dell’azienda based in Milano è nata per ordinare da smartphone con un click i prodotti a base di marijuana legale e vederseli consegnare a casa grazie a un primo round di un finanziamento che ha raggiunto l’obiettivo fissato a 440 mila euro.

Il caso Cannaben in Piemonte

Quando si parla di start-up sostenibili che si integrano con il territorio, è impossibile non citare Cannaben, l’impresa che ha promosso un network locale a km 0. Coinvolgendo più attori nella filiera legata alla canapa light, ha messo in piedi dal nulla un business che crea occupazione e posti di lavoro sul territorio, tanto da convincere la regione Piemonte che ha previsto incentivi ad hoc per lo sviluppo del progetto.

 

redazione