Stanare un serial killer con un’equazione matematica

Usare la matematica per trovare i serial killer è possibile? Sembra proprio di sì, esiste infatti un’equazione in grado di stanare i serial killer, inventata dal criminologo canadese Kim Rossmo.

Rossmo ha sviluppato un’equazione grazie alla quale, usando i dati geografici dei crimini già compiuti, si è in grado di risalire alla probabile zona di residenza del criminale. Ma com’è possibile?

L’equazione tiene conto di vari fattori, fra cui l’abitudine di un killer o di un criminale di agire non molto lontano da casa ma abbastanza lontano per non essere collegato ai crimini commessi. 

Mettendo tutti i dati in un computer e usando l’equazione la mappa geografica si divide in varie zone colorate ed ogni colore corrisponde ad un grado più o meno alto di probabilità che il criminale vi risieda effettivamente.

Nell’immagine che vedete sopra è possibile vedere un esempio: le zone rosse sono quelle con la più alta probabilità di essere la zona di residenza del criminale. 

Una volta trovate le aree più probabili parte un controllo incrociato da parte della polizia in cui vengono presi in considerazione i dati non geografici del malvivente, come ad esempio il sesso e l’età, e si procede alla verifica.

Questa equazione, sebbene non fosse stata presa sul serio appena proposta da Rossmo, fu fondamentale per la cattura di uno stupratore seriale in Lafayette, risultato poi essere un vice sceriffo della zona.

Nonostante questo successo però questa equazione non funziona così bene in tutti casi a causa delle molteplici variabili, ma è sempre in fase di miglioramento.

La prima puntata del telefilm “Numb3rs” prende spunto proprio da questa equazione.

Ecco qui la formula, molto complessa invero, dove però notiamo soprattutto le posizioni (x e y, come nei più conosciuti piani cartesiani) e una variabile strana (Φij), in relazione alla localizzazione dei crimini, entro o fuori una zona “cuscinetto”, nella quale è più probabile che il killer agisca. Roba da matti!

redazione