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Sorelle d’Italia: l’impresa storica dello sci femminile italiano

Federica Brignone, Sofia Goggia, Marta Bassino. Questi i nomi e i cognomi delle tre protagoniste che hanno confezionato un’impresa storica per lo sci italiano. Nell’ultimo slalom gigante della stagione, ad Aspen, i tre alfieri italiani hanno infatti messo a segno una tripletta fantastica nell’ultimo teatro della Coppa del Mondo, in Colorado.

Un risultato quasi senza precedenti, in quanto la storia dello sci femminile italiano annovera soltanto un’altra tripletta di questo calibro. Siamo nel 1996, all’epoca della famosa Valanga Azzurra che fa bottino pieno nello slalom gigante di Narvik, in Norvegia: Deborah Compagnoni, Sabina Panzanini e Isolde Kostner scrivono una pagina incredibile che finalmente riesce ad essere emulata ventun’anni dopo, da una nuova generazione di sciatrici altamente competitiva.

La tripletta azzurra si pone alla fine di una stagione da record per lo sci azzurro: con quest’ultima tripletta sono infatti 43 i podi in stagione, contro i 38 del precedente primato italiano, e 9 le vittorie messe a segno. 25 i podi e 5 le vittorie al femminile, che hanno significato la vittoria della classifica delle Nazioni, 18 podi e 4 vittorie al maschile. La stagione ha visto l’Italia lottare per i primi posti praticamente alla pari delle nazioni più blasonate: Austria, Germania, Francia, Norvegia, USA. Al netto del grande rendimento, inaspettato rispetto alle premesse di inizio stagione, di Bassino e Brignone, Paris e Moelgg, i due volti della gloriosa campagna stagionale azzurra sono senza dubbio Peter Fill e Sofia Goggia.

Partendo da quest’ultima, e dalle sue ultime stagioni (2013-2016) con risultati mediocri, l’annata attuale ha visto la giovane italiana – 24 anni e con ancora diverse stagioni davanti a sé – conquistare la bellezza di 13 podi, primato nazionale, una medaglia di bronzo ai Mondiali e due vittorie nel medesimo weekend: il 4-5 Marzo a Pyeongyang. Sofia è stata seguita con clamorosa partecipazione da tutti gli italiani, molti nemmeno appassionati di sci alpino, anche per via dei dieci podi consecutivi conquistati senza però conquistare il gradino più alto, ammirati dalla tenacia e dall’umiltà di questa ragazza che in futuro continuerà certamente a far parlare di sé.

L’altro volto, al maschile, e con storia diametralmente opposta, è quello di Peter Fill. Con diverse stagioni alle spalle, 20 podi e 3 vittorie in Coppa del Mondo ma anche diversi stop a causa di infortuni che ne hanno alterato la carriera, il 34enne ha bissato la conquista della Coppa del Mondo in discesa libera dell’anno scorso conquistando quest’anno la Coppa del Mondo in SuperG, una grande impresa arrivata all’ultima gara quasi inaspettatamente, visto l’enorme vantaggio che conservava il più quotato e favorito norvegese Jansrud.

Una stagione densa di soddisfazioni il cui unico neo è rappresentato dai Mondiali di Saint Moritz: se alla vigilia gli atleti nostrani erano infatti visti come papabili vincitori di diverse medaglie, siamo tuttavia rimasti a bocca asciutta, eccezion fatta per la medaglia di bronzo della Goggia in gigante, a conferma della stupenda annata vissuta dall’astro nascente dello sci italiano.

Andrea Codega