Social media: i consigli per emergere nel mondo dello spettacolo

Uno su mille ce la fa ma quanto è dura la salita, cantava Gianni Morandi. Era il 1985 quando quel ritornello diventò, si direbbe oggi, virale. Una salita che ogni giorno viene percorsa, con caparbietà e determinazione, dai tantissimi ragazzi che da ogni parte del nostro Paese cercano di raggiungere il successo. Un obiettivo per nulla facile, soprattutto per chi non ha “santi in paradiso” perché che ci piaccia o no, le raccomandazioni sono una scorciatoia, seppur deprecabile. Ma per fortuna, oggi, questi ragazzi hanno un’arma in più per farsi conoscere. Un’arma democratica che spazza via i vantaggi dei “figli di papà”. Parliamo dei social media. Ce ne parla Federica Argentieri, spiega Federica Argentieri, CEO e Founder dell’agenzia di marketing Timotico ltd:

Il mondo dello spettacolo – come ogni altro business è fortemente alimentato dai social media. Sono infatti uno strumento essenziale per rappresentare sia lo showbusiness in sé, sia gli artisti. Questo ha reso il processo di selezione dei talenti più democratico rispetto al passato perché se il contenuto di un artista, grazie al pubblico, diventa virale sui social, sarà molto più facile essere notati da un talent scout o da una produzione.

Ma non solo. Gli artisti interagiscono direttamente con i loro fan, creando un legame più stretto e personale; Possono promuovere i loro progetti, eventi e performance in modo rapido ed efficace, amplificando le attività di promozione.

Il caso di Mattia Livio

Mattia Livio, un ragazzo di 29 anni originario di Comun Nuovo (un borgo di 4mila anime in provincia di Bergamo), è proprio uno di quei ragazzi che cerca di emergere anche grazie all’utilizzo dei social. “Occorre curare al meglio i propri social perché sono il primo biglietto di presentazione per mostrarsi ai fotografi e alle agenzie di moda”, ci racconta Mattia:

È necessario che il profilo sia ricco di foto professionali e in target per il mondo dello spettacolo e della moda. Però bisogna anche avere la capacità di riconoscere le agenzie giuste, quelle serie non fanno di tutto per offrire corsi di portamento o recitazione a cifre esorbitanti e non insistono nel voler rifilarti un book fotografico sempre a caro prezzo, quando magari si hanno già foto professionali fatte in precedenza. Quelle più indicate le noti anche dalla qualità dei servizi offerti e dalla professionalità dei fotografi. Molte di loro scattano in ambiente non adeguati e rivolgendosi a fotografi alle prime armi.

Uno studio rinomato e un fotografo professionista sono due condizioni imprescindibili per realizzare un book fotografico all’altezza. “Nel mio ‘piccolo’ mi sento di dare questi consigli perché credo che noi ‘figli di nessuno’, dobbiamo aiutarci e supportarci. Dovremmo anche darci tutte quelle ‘dritte’ utili per diventare sempre più bravi e per farci conoscere da chi ha il potere di cambiarci la vita”.

E a proposito di “dritte”, la Argentieri non ha dubbi: bisogna puntare sui contenuti video. “È fondamentale che l’artista identifichi e costruisca in maniera autentica il proprio personal brand e mostri il proprio talento in video. “In questo momento storico, tra i social che meglio di altri permettono la condivisione di questo genere di contenuti abbiamo Youtube, Instagram e al primo posto Tik Tok, al momento la piattaforma con una maggiore copertura organica (cioè esposizione a più utenti dei contenuti non appagamento) rispetto alle altre piattaforme. Ha inoltre format e trend che agevolano il coinvolgimento di artisti, come challenge attoriali e artistiche. Insomma, i ragazzi devono creare delle ‘occasioni’ per fasi notare”, conclude la Argentieri.

La “grande” occasione per Mattia è stata il concorso di Mister Italia 2023 dove ha raggiunto la fase finale. “Non sono riuscito a vincere ma è stata una partecipazione importante che mi è servita per mettermi in mostra”.

Da lì, anche grazie al suo seguito social Mattia ha partecipato a diversi shooting di moda e a un programma dal titolo Smart Tv andato in onda su Sky. In più, ha partecipato allo Show dei Record di Gerry Scotti. La strada da percorrere per Mattia e per tutti gli altri ragazzi è lunga, piena di ostacoli e mille difficoltà:

 “La prima – ammette Mattia- è la solitudine. Spesso non sei compreso neanche dalle persone che ti sono attorno e pian piano le amicizie, anche quelle storiche, si inaridiscono perché non hanno la tua stessa ambizione nel voler cambiare vita e impegnarsi per raggiungere un obiettivo.

Anzi, molto spesso, ti scoraggiano e ti trattano come un illuso che cerca di raggiungere un sogno troppo grande. Senti che non credono in te e allora hai due soluzioni: o mollare tutto o mollare loro. Senza parlare dei genitori che bollano il mondo della moda e dello spettacolo come un ambiente malsano e, quindi, non ti appoggiano. Ma invito tutti a non demordere mai perché non si può vivere di rimpianti e bisogna sempre fare di tutto per inseguire i propri sogni. Il mio è quello di diventare un modello professionista, partecipare alla realizzazione di un film e di vedere pubblicato un mio scatto sulla rivista Vogue”

Sì, è proprio così, Uno su mille ce la fa ma quanto è dura la salita…

Eleonora Corso