Siren Festival, un appuntamento fisso per gli appassionati indie

È stato un weekend di musica, divertimento e spensieratezza. Si è conclusa domenica 29 luglio la quinta edizione del Siren Festival a Vasto (CH), ormai considerato appuntamento fisso per gli appassionati indie e non. La kermesse vastese si è aperta con l’esibizione entusiasmante di Cosmo, che ha fatto ballare Piazza del Popolo con i suoi brani energici ma, allo stesso tempo riflessivi, passando poi la palla ai Mouse on Mars e ai 2manydjS.

La prima giornata ha accontentato i fan più giovani o, per così dire, “festaioli”; il sabato è stato caratterizzato dal cantautorato, con le esibizioni di Colapesce e dell’enigmatico Rodrigo Amarante, passando per i Public Image Limited (PIL), che hanno portato il pubblico nel mondo punk degli anni ’70.

È proprio l’essere traversale uno dei punti di forza del festival, dotata di una line-up di altissimo livello, capace di accontentare qualsiasi music lover.

Anche la fantastica location della città di Vasto contribuisce a rendere unico il festival.

Infatti, la cittadina abruzzese si affaccia direttamente sul mare ed offre la possibilità di dislocare più stage sul territorio, con palchi situati in cortili di palazzi borbonici, in terrazze panoramiche, addirittura dentro la cattedrale cittadina, fino ad arrivare al palco “beach”.

Ultima, ma non meno importante, è la presenza costante di prodotti tipici, dalla ventricina al Montepulciano, che danno la possibilità di fare un tour rapido nella tradizione culinaria abruzzese.

L’intuizione degli organizzatori è stata proprio quella di coniugare le potenzialità della città con la musica, selezionando luogo per luogo a seconda del genere musicale da eseguire, coinvolgendo anche il più possibile le attività locali. Ad esempio, quest’anno era possibile partecipare a concerti privati acustici di Colapesce e Niccolò Carnesi all’ombra di un trabocco, una sorta di palafitta sul mare tipica del litorale abruzzese, un’esperienza unica nel suo genere.

È un format utilizzato molto all’estero, si pensi allo Sziget festival di Budapest, in cui il fulcro della manifestazione si trova a metà tra musica e location, arte e divertimento.

Insomma, non è solo un festival musicale, è un vero e proprio viaggio, in cui di mattina si può andare alla scoperta delle spiagge locali, di pomeriggio ci si può dedicare alla visita del meraviglioso centro storico vastese ed infine la sera si è pronti per scatenarsi fino all’alba.

Paride Rossi