Photo: Clara Di Lello

Siren Festival 2021: a Vasto tra musica, riflessioni ed originalità

A qualche giorno dalla fine del Siren Festival di Vasto è arrivato il momento di stendere un bilancio a mentre fredda, nonostante sia difficile farlo tenendo a bada le energie.

Gli scorsi 19-20-21 agosto è andata in scena a Vasto l’edizione 2021 del Siren Festival a Vasto, cittadina abruzzese perla dell’Adriatico. Sul palco si sono alternati artisti italiani, chi più conosciuto e chi meno, che hanno saputo rapire per tre giorni il pubblico con originalità e qualità.

La prima giornata si è aperta con un mix tra musica e cinema. Ad aprire le danze è toccato a Piove, artista pop che ha rotto il ghiaccio con il pubblico vastese sfruttando la poesia della musica italiana e l’impeto della musica elettronica. Subito dopo è arrivato il turno di Caterina Palazzi Zaleska, chiamata all’affascinante compito di sonorizzare live il film “Nosferatu il vampiro” del 1922, un ritorno nel passato affascinante e ricercato.

Siren Festival: talk per approfondire l’attualità

Già da subito però, come annunciato in precedenza, non è andata in scena solamente la musica, aprendo la stagione dei talk su tematiche attuali e di grandissima importanza. Nel pomeriggio del 19 agosto, infatti, si è parlato di “Musica, sostenibilità e futuro” nel talk tra Katia Costantino (Eco.Reverb) e Giuseppe Di Marco (Legambiente Abruzzo), con l’obiettivo di focalizzarsi a soluzioni da condividere con tutti i festival musicali italiani per ridurre l’impatto ambientale generato. Non solo parole, ma anche azioni concrete, come il bando delle plastiche monouso all’interno degli stand beverage e food del Festival.

Lo stesso format si è riproposto il 20 ed il 21, con il connubio musica-talk ben riuscito. Il venerdì è toccato salire sul palco ai New Candys, cmqmartina e Margherita Vicario. Tre artisti diversi tra loro, che proprio per questo hanno dato vita ad una serata unica e particolare, in cui si è passati dal dark rock alle sonorità indie-pop e al cantautorato italiano. Nel pomeriggio, invece, da segnalare l’interessante talk dedicato alla musica e parità di genere, con la partecipazione di Margherita Vicario, il maestro Raffaele Bellafronte ed Irene Tiberi di Equaly.

A chiudere il festival è toccato a Vieri Cervelli Montel, Gold Mass e Iosonouncane. Un trio di assi eterogeneo, che ha incantato il pubblico a suon di chitarra, sintetizzatori e barre elettroniche. Una chiusura in un certo senso atipica, ricca di eclettismo e ricercatezza nella selezione degli artisti.

Il Siren ha dimostrato di essere un Festival al passo con i tempi, proponendo momenti di confronto su tematiche importanti che coinvolgono in presa diretta anche la musica. Una scelta coraggiosa che è stata premiata dal pubblico, pronto a divertirsi sì, ma mettendo prima anche il dovere civico d’informazione di cittadino.

Le premesse per continuare su questo livello ci sono tutte. Non resta che aspettare il prossimo anno, augurandosi che vi sia un ritorno alla pseudo normalità, gustandosi a pieno il senso di “villaggio” presente in ogni festival.

Paride Rossi