Sessanta secondi in ascensore di una persona con Covid-19 ma asintomatica, ha scatenato una catena di 71 casi di positivi al coronavirus

Per tutti coloro che molte volte ritengono esagerato l’utilizzo delle mascherine o l’eccessiva quantità di volte che si disinfettano gli ambienti ed ancora meglio si lavano le mani, rispondiamo con la storia verificatasi in Cina, studiata da diversi scienziati, presa in osservazione da tecnici di laboratorio ed infine decretata. Se qualcuno tra gli svariati virologi del momento ha sentenziato che gli asintomatici non sono in grado di contagiare per la bassa carica virale, rispondiamo che non è vero assolutamente, sono contagiosi più che mai, tanto che da un soggetto asintomatico, si è creato un focolaio con ben 71 persone positive al coronavirus. Un viaggio di sessanta secondi in ascensore di una persona con Covid-19 ma asintomatica ha scatenato una catena di 71 casi di SARS-CoV-2: è questo il cluster studiato dagli scienziati Liu J, Huang J, Xiang D. Large, i quali hanno riportato i propri risultati su una ricerca pubblicata sul Journal of Emerging Infectious Diseases del Centers for Disease Control and Prevention.

Il focolaio è nato da una donna asintomatica, la paziente A0, rientrata in Cina, provincia di Heilongjiang, da un viaggio negli Stati Uniti il 19 marzo. La donna, negativa al tampone, come da prassi ha osservato la quarantena. Ha però commesso un errore: quello di prendere un ascensore. La sua vicina di casa, la paziente B1.1, non ha mai preso l’ascensore insieme ad A0, ma qualcosa l’ha portata ad ammalarsi lo stesso. Il 26 marzo la madre della paziente B1.1 e il suo compagno trascorrono la serata insieme alla paziente B1.1. Il 29 marzo le stesse persone incontrano a una festa un’altra persona, il paziente C1.1 e i suoi figli C1.2 e C1.3. Il due aprile il paziente C1.1 ha un infarto e si reca in ospedale con i figli. Ventotto persone tra infermieri, medici e pazienti si contagiano all’interno dell’ospedale. Prima ancora dell’esito del tampone il paziente C1.1 viene trasferito in un’altra struttura ospedaliera dove altre 20 persone, sempre del personale medico, vengono infettate.Nello stesso arco temporale il compagno della madre della paziente B1.1 manifesta i sintomi del covid-19 ma il ceppo non è quello cinese. I suoi contatti più stretti sono tutti positivi (altre 4 persone). Il 9 aprile le autorità scoprono che la paziente A0, rientrata dagli Stati Uniti il 19 marzo, è positiva al tampone. La paziente B1.1 si sarebbe contagiata attraverso le superfici dell’ascensore. Il Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie ha sequenziato l’intero genoma di 21 campioni dal cluster: dall’analisi dei risultati è emerso che il virus aveva origine all’estero e che la paziente A0 – asintomatica – fosse la causa dell’infezione di tutto il cluster. Una sola persona è stata dunque in grado di infettare ben 71 persone, senza accorgersene. “I nostri risultati mostrano come una singola infezione asintomatica di covid può provocare una trasmissione diffusa in una comunità – si legge nello studio – Ecco perché le misure continue per proteggere, sottoporre a screening e isolare le persone infette sono essenziali per mitigare e contenere la pandemia di COVID-19”.

Alessandra Filippello