Scandalo delle mascherine: in Lombardia sequestrate 200.000 mascherine non idonee

Sono ore drammatiche e di grande stress per il Paese, in particolare alcune zone d’Italia sono chiamate a un grande sacrificio del nostro sistema sanitario, con la Lombardia che sta provando ad andare avanti da sola cercando posti di terapia intensiva ovunque, anche alla Fiera di Milano, dove si sta cercando di allestire alcuni padiglioni. Ci si augura che la situazione inizi a scemare, come sta succedendo a Codogno dove nella giornata di ieri non si sono registrati nuovi contagi a testimonianza di come la quarantena stia funzionando in alcuni territori. Il picco è previsto per lunedì, ma al momento la situazione sembra essere sotto controllo, con gli italiani che iniziano a capire come la quarantena sia una misura importante non solo per la propria salute, ma per quella della collettività.

Oltre alle numerose persone che purtroppo però hanno deciso di non affrontare la quarantena per come richiesto dal DPCM, ci sono anche altre persone che cercando di guadagnarci in questa situazione crisi. Una sartoria di Roma infatti ha prodotto un ingente quantitativo di mascherine in maniera artigianale, queste erano pronte per essere messe in vendita sebbene non fossero protettive e non conformi alle normative comunitarie relative alla produzione di questo tipo di prodotti. Il titolare è stato denunciato per frode in commercio grazie all’opera dell’attività della Guardia di Finanza che è riuscita a bloccare il carico diretto sul mercato.

Purtroppo vi è ancora di peggio, infatti secondo le informazioni fornite sempre dalla Guardia di Finanza, sono duecentomila le mascherine inviate alla Lombardia da parte della Protezione Civile Nazionale e già messe a disposizione degli ospedali della Lombardia, ma ritirate perchè anche queste non idonee a tutelare la salute degli operatori sanitari che ogni giorno si prodigano nella battaglia contro il Covid-19. La mascherine una volta aperte mostravano dei semplici panni per la pulizia della polvere e non di certo delle mascherine.  Come spiegava l’assessore Gallera in Lombardia la situazione delle mascherine protettive è critica e ne servirebbero almeno 150.000 a stretto giro, così da poter garantire la salute dei medici impiegati negli ospedali.

Andrea Calabrò