san valentino zio benny

“San Valentino è davvero la festa di ogni cretino?” Raccontalo a zio Benny

“Carissimo zio Benny,
San Valentino è vicino e io sono single da troppo tempo per ricordare cosa significhi festeggiare la festa degli innamorati. Non sono mai stata una romantica e ho sempre pensato che certe ricorrenze siano alquanto inutili. C’è bisogno davvero di un giorno specifico per celebrare l’amore? Ricordo sempre con sorriso mia mamma che diceva “San Valentino la festa di ogni cretino”. Forse ora mi rimprovererai dicendomi che scrivo certe cose solo perché sono single, ma non è così. Mi consigli qualcosa da fare in questo giorno, da single?
Un abbraccio, Dalila.

PS Adoro i tuoi post su Fb!”

Ciao Dalila,
non sono mai stato un tipetto da relazioni lunghe e durevoli, sebbene abbia sempre avuto una predilezione per le “cose” lunghe e che sappiano durare, a patto, però, che abbiano comunque una fine.

Non sono mai stato nemmeno un tipo dalle eclatanti manifestazioni romantiche, per questo motivo mi è sempre risultato difficile pensare che in un giorno specifico dell’anno si debba fare qualcosa di speciale o di dovuto.
Ho una visione tutta mia dell’amore, ma ciò non implica che io sia nel giusto, anzi forse la mia è la visione più sbagliata.

Da quando curo questa sorta di Posta del C* 2.0 ho discusso spesso su cosa sia l’amore, di quali siano i confini e fin dove può spingersi. L’amore è un po’ come ognuno vuole metterselo in testa. Ho capito che è impossibile delinearne i tratti con fermezza. Ho un’unica certezza, l’amore deve renderci felici, deve contribuire a rendere la vita più semplice. Se un amore è complicato, complesso, difficile, alla  lunga ci sfianca e prima o poi giunge ad un capolinea.

San Valentino non dovrebbe essere dedicata esclusivamente alle coppie di innamorati, siano essi cretini o meno. San Valentino dovrebbe essere la festa dedicata all’amore in generale.
L’amore ha molteplici forme e sfaccettature, per un familiare, un amico, un animale domestico, il proprio lavoro e tra tutte, la forma più grande d’amore, non smetterò mai di dirlo, è quello per se stessi. “Chiamatemi pazzo! Sì, pazzo per me stesso!” Egoista? Forse e non posso far altro che autocitarmi quando lo scorso anno, proprio per San Valentino scrivevo:

“Qualcuno vuole gentilmente spiegarmi perché la parola egoista deve necessariamente caricarsi di una connotazione negativa? L’egoismo, a mio avviso, è la forma più sublime d’amore, quello per se stessi. Ci spinge a migliorarci, a superare i nostri limiti, a raggiungere degli obiettivi e a troncare con chi non ci ama nel giusto modo. L’egoismo può salvarci da situazioni orribili, può salvarci da un amore malato, da un compagno violento, da un lavoro pericoloso, addirittura può salvarci da noi stessi quando crolliamo nella sfiducia nei confronti del mondo.”

Forse è per questo che San Valentino è diventata una celebrazione vista in malo modo. Regalini, cioccolattini, cene (covid free) per due o pernottamenti per due sono l’apoteosi di tutto ciò. Perché non dovrei condividere una cena con un amico? Perché se sono single, in quanto mi amo sopra ogni altra cosa, non dovrei usufruire dello sconto prendi 2 paghi 1? E se vivessi una situazione poliamorosa? Perché dobbiamo focalizzarci su questi canoni di 2 cuori e una capanna! Basta!

Dalila a San Valentino, chiama la tua persona del cuore e stappa una bottiglia di vino, stringi al petto il tuo gattino o prendi la carta di credito e fatti un regalo, uno decente, senza pensarci troppo! Stravaccati sul divano, beauty routine, netflix, pizza in delivery e due bottiglie di vino solo per te!

Se poi volete un po’ di compagnia iscrivetevi a ClubHouse e seguite le riflessioni su San Valentino di noi pazzi di Social up.

Zio Benny è tornato, scrivetevi come sempre a [email protected] o seguitemi su IG @ilpuntodellaquila

Benito Dell'Aquila