Rischi trading online, come fare affari senza pericoli

Investire nel trading online sta diventando un’attività sempre più diffusa e in grado di richiamare l’interesse di tantissimi appassionati. Basta digitare su Google o su altri motori di ricerca delle parole come trading, trading online, Forex, Trading online Guida, o altre correlate per avere un quadro un po’ più chiaro di questa tematica. La parola trading deriva dall’inglese e sta a indicare il concetto di scambio, nel senso di transazione. E chi fa trading è, da sempre, attivo nella compravendita di asset e strumenti finanziari a scopo speculativo, da intendersi come ricerca di guadagno. Questo concetto è stato arricchito dalla parola online, in quanto si utilizza la Rete per fare affari. Quindi, si investirà tramite il web grazie all’intermediazione di alcuni soggetti noti come broker, delle piattaforme online che fanno da intermediari. Ma è sicuro concludere affari online, dopo che molte vicende hanno indotto gli utenti a restare in guardia dai tanti rischi di Internet?

Il peggior rischio del trading online
Partendo dal fatto che investire è sempre pericoloso, farlo online può essere più semplice e immediato; ma al contempo può nascondere anche diverse insidie. Tra queste, propria la scelta della piattaforma su cui operare. Spesso, la Rete è piena zeppa di soggetti che si qualificano come intermediari di trading online ma che lo fanno senza avere i requisiti. In sostanza, broker che non sono soliti rispettare le regole e che possono mettere a serio rischio i soldi degli investitori. Il primo pericolo del trading online è proprio questo: essere ingannati, magari da ricche offerte e bonus di benvenuto convenienti e trovarsi poi ad avere un conto presso un broker che non rispetta le regole. E non è certo una ipotesi così surreale, visto che i dati parlano chiaro. Il trading online in Italia è in forte crescita, anche grazie a un numero cospicuo di investitori amatoriali che scelgono di avvicinarsi a questo mondo, per poi operare in autonomia allo scopo di guadagnare e arrotondare i propri risparmi. Questo fenomeno è in crescita grazie al meccanismo psicologico che è alla base di questo strumento finanziario. Il punto è questo: aver dato libero accesso agli investimenti a tutti è stata un’arma a doppio taglio.

Come difendersi

Per fortuna, da molto tempo la Rete si è diffusa in maniera capillare in territorio italico e di conseguenza, molte attività sono state trasferite dal mondo reale a quello virtuale. Per questo motivo, le autorità si sono organizzate notevolmente per attivare ogni forma di tutela per i propri utenti e metterli al riparo dai truffatori. In Italia, per fortuna, è presente una efficientissima Polizia Postale per controllare la maggior parte delle tipologie di truffa in Rete, mentre per il trading online e per tutti gli strumenti e i prodotti finanziari, sempre nel Belpaese, vigila la CONSOB. Esistono altri organismi di controllo a livello internazionale, ma si sa che gli italiani sono particolarmente pignoli. La situazione non è come quella che si presentava una decina di anni fa, quando questo settore era ancora agli arbori e si documentavano casi di truffe di ogni genere. Esistevano anche i cosiddetti siti fantoccio che venivano smantellati subito dopo aver preso in giro migliaia di ignari utenti e rubando i loro depositi senza ritegno. Il trading online è una attività totalmente regolamentata, tanto che i trader che fanno i loro investimenti online sono al sicuro da queste frodi.

Altri rischi per i trader

Esistono altri rischi nel trading online, derivati dai trader. Si tratta del rischio del capitale e il rischio emotivo. Perdere è normale e non esiste un investitore che non ha mai avuto una perdita nella sua vita, l’importante è che siano limitate e gestite nella maniera migliore, operando una gestione sapiente e consapevole del proprio capitale. Ci si può riprendere dalle perdite sul capitale, ed è un rischio sottovalutato da tanti investitori, e di conseguenza si scopre un altro rischio per gli affari online, ovvero la psicologia del trader.  Il rischio nel trading infatti può nascere anche da fattori di origine emotiva un fatto che troppo volte si tende a dimenticare e non calcolare, ma si commette in realtà un errore macroscopico. Tutti i traders più navigati sanno quanto conti il fattore psicologico nel trading, esso è tanto forte da essere addirittura uno dei motori principali del mercato. Questo perché, accecati da facili guadagni, investono senza ponderare caso per caso, per poi ritrovarsi con ingenti perdite e una depressione galoppante. Il segreto è rimanere impassibili e controllati qualunque cosa succeda: non c’è spazio per i sentimenti nel mondo degli affari.

redazione