Siamo tutti schiavi di quel flash che gratifica il nostro ego e accresce la nostra autostima. Tutto questo fotografarci non fa altro che accrescere una specie di malattia mentale dell’autoproclamazione. Ovviamente non sempre i risultati sono ottimali, anzi ammettiamo che il numero di selfie cancellati è maggiore di quelli pubblicati sul nostro intasassimo profilo social.
Ma forse dobbiamo stare attenti a non subirne gli effetti dannosi. Infatti, scattarsi dei selfie, oltre che essere una moda, è stato dichiarato da alcuni studiosi una vera e propria patologia. Per capire a che livello si trovi la propria dipendenza, un gruppo di ricercatori della Nottingham Trent University e della Thiagarajar School of Management a Madurai (India) ha elaborato un test composto da queste 20 affermazioni:
1. Fare un selfie mi dà la sensazione di poter apprezzare di più l’ambiente in cui mi trovo
2. Condividere i miei selfie crea una sana competizione con i miei amici e colleghi
3.Ottengo molta attenzione condividendo i miei selfie sui social network
4. I selfie riducono il mio livello di stress
5. Mi sento sicura quando faccio un selfie
6. Sono più apprezzata dai miei coetanei quando mi faccio dei selfie e li condivido sui social
7. Riesco ad esprimere meglio me stessa nel mio ambiente attraverso i selfie
8. Assumere pose diverse nei selfie mi aiuta ad accrescere il mio status sociale
9. Mi sento più popolare quando pubblico i miei selfie sui social
10. Farmi più selfie migliora il mio umore e mi rende felice
11. Divento più positiva quando mi faccio dei selfie
12. Divento il membro più forte nel mio gruppo grazie ai post con i selfie
13. Farsi dei selfie fornisce ricordi migliori sull’occasione e sull’esperienza
14. Carico spesso dei selfie per ottenere più “Mi piace” e commenti sui social
15. Quando pubblico dei selfie, mi aspetto che i miei amici mi valutino
16. Scattarmi dei selfie cambia immediatamente il mio stato d’animo
17. Mi faccio molti selfie e li guardo privatamente per aumentare la mia autostima
18. Quando non mi scatto un selfie, mi sento isolato dai miei coetanei
19. Considero fare i selfie come dei trofei per i futuri ricordi
20. Uso strumenti di fotoritocco per migliorare il mio selfie in modo da apparire migliore agli occhi degli altri
A ciascuna di esse, coloro che fanno il test devono attribuire un punteggio che va da un minimo di 1, totalmente in disaccordo, ad un massimo di 5, totalmente d’accordo. I risultati che è possibile ottenere sono tre:
- coloro che ottengono un punteggio da 0 a 33 sono borderline, ossia si fanno selfie almeno tre volte al giorno, ma non li pubblicano sui social media;
- il punteggio da 34 a 67 determina una dipendenza acuta, quando la persona se ne scatta molti e li pubblica sui social;
- chi ottiene punteggio da 68 a 100 invece ha una dipendenza cronica perché sente un bisogno incontrollabile di scattare foto di sé 24 ore su 24, pubblicandole su Facebook e Instagram più di sei volte al giorno.
Al test sono stati sottoposti 400 partecipanti e i risultati, a cui ha preso parte anche l’India, sono stati pubblicati sull’International Journal of Mental Health and Addiction. Secondo quanto emerso dalla ricerca, che ha preso in esame i dati del marzo 2014 e del settembre 2016, l’India ha avuto il più alto numero di morti legate ai selfie.
Scattarsi un selfie sarebbe quindi uno strumento utilizzato da chi è in cerca di attenzioni e da chi spesso ha poca fiducia in sé e cerca di accrescerla pubblicando le proprie foto per sentirsi più accettato.