“Project 333”: la sfida dei 33 vestiti

Di Giulia Testa per Social Up!

Nel 2006, a Courtney Carver fu diagnosticata la sclerosi multipla. Da quel giorno ha deciso di impegnarsi per una vita meno superflua, più concentrata sui valori veri come gli affetti e le abilità individuali.

Be more with less (sii di più con meno) è il suo motto, il suo slogan, il suo sito web e il nome del suo progetto, a sua volta specificato come Project 333. Di cosa si tratta? In una parola, di una sfida in ambito del vestiario.

Il regolamento è semplice: indossare solo 33 capi di abbigliamento, tra vestiti e accessori, per tre mesi – è apprezzato il fatto che il resto venga eventualmente dato in beneficenza. Questi vestiti prescelti, formano il vostro cosiddetto Armadio Capsula. Nel caso di una maglietta rotta o fuori misura, va sostituita, ma il numero totale non deve discostarsi da 33. Possono partecipare tutti, uomini e donne, di ogni età, taglia ed etnia. La parte difficile si trova se si vive in un Paese dai cambiamenti climatici repentini, ma con un po’ di organizzazione si può sorvolare questo problema. Sebbene un trimestre sia il periodo base, è possibile (e consigliato) fare un ricambio al termine di essi e rilanciare la sfida.

Una volta che inizi a vestirti con meno cose – dichiara Courtney- inizi a prestare meno attenzione su come ti stai vestendo e più attenzione a cose più importanti. Il primo giorno è stato fantastico. Ho aperto l’anta dell’armadio e c’erano solo pochi capi tra cui scegliere, il che ha alleviato di molto la pressione”.

Era nato quasi come uno scherzo, una provocazione personale nei confronti dell’approccio alla vita, una velata critica sociale, ma Courtney ha deciso di provare a diffondere il “Verbo” di questo minimalismo mentale. Con grande sorpresa, ha riscosso immediatamente un enorme successo mediatico. A quanto pare, il mondo è pieno di persone che hanno bisogno di scrollarsi di dosso il superfluo in favore di un’attitudine più profonda.

Questa ragazza dello Utah non è l’unica ad aver cercato un modo di migliorare la sua vita. Lei ne è uscita, da schiava degli impegni e delle contingenze è diventata una persona focalizzata in cose che importano davvero. Non è escluso che, quindi, là fuori qualcuno possa trovare nella sua proposta la propria soluzione.

Gli psicologi pensano sia un’ottima idea, che comporterebbe benefici quali la riduzione dello stress e un repentino cambiamento nel carattere, verso uno più tranquillo e allo stesso tempo deciso. “Si inizia dall’armadio, ma poi lo si può applicare ad altri beni, e magari alle persone o agli obblighi che non vogliamo nella nostra vita“, sono le parole di Jennifer Baumgartner.

(Ovviamente, tra i vantaggi, un armadio sempre in ordine)

Molte persone famose, anche se non hanno dichiarato apertamente l’adesione al programma, sembrano seguire questo lifestyle o perlomeno dimostrarlo nel modo di vestire. Il The Post Internazionale riferisce di Mark Zuckerberg, che indossa sempre maglie uguali (o felpe) nelle uscite in pubblico, ma anche Sergio Marchionne e Steve Jobs seguono il trend, con rispettivamente il maglione e il dolcevita. Monocolore e essenziali.

Insomma, monotono non vuole necessariamente dire “noioso” o “mediocre”. Anzi, togliere strass e fantasie da ciò che concerne l’apparenza permette di far notare i brillantini della personalità, per usare un’analogia. Chi si veste stravagante, secondo Courtney, in realtà si sta nascondendo dietro una maschera, nel tentativo ossessivo di esprimersi.

La questione è ci si può esprimere anche (e soprattutto!!!) con i fatti, con le parole e con le idee, cosa che l’uomo contemporaneo pare essersi disabituato a fare, riparatosi dietro una serie di artefizi.

Meno apparire, più ascolto e azioni. Forse dovrebbero provare tutti e il Project 333 è potenzialmente un buonissimo inizio.

Tra le FAQ del progetto troviamo: Quando è il momento giusto per iniziare? Courtney dice semplicemente: Adesso.

Non preoccupatevi – ci tiene poi a specificare- la gente non si accorgerà che indossate sempre gli stessi 33 vestiti”.

redazione